Barça-Real duello da brividi
Tutto pronto per le partite vere: Messi e soci avanti di due punti, si riprende dalla 28ª giornata
Riparte la Liga: i blaugrana hanno due punti di vantaggio Domani il derby di Siviglia
Dopo 93 giorni di interminabile attesa, domani riparte la Liga, con il grande spot del derby di Siviglia. Non si tratta, in realtà, dell’interruzione più lunga nella storia del torneo: tra il 1936 e il 1939, infatti, la tragica vicenda della Guerra Civil impose un triennio senza campionato. L’89ª edizione del torneo, quella in corso, si era, invece, arrestata con il successo corsaro della Real Sociedad nella tana, già desolatamente priva di pubblico, dell’Eibar. Quel 10 marzo, le due compagini basche recuperavano una gara valida per la 24ª giornata, rinviata a febbraio per le malsane esalazioni causate da un incendio nella vicina discarica di Zaldibar. Match che ha permesso a tutte e venti le partecipanti della Primera division iberica di mettere insieme un bottino di 27 giornate completate.
COPPIA RITROVATA. Si ricomincia, così, dal 28ª turno per tutti, con i campioni uscenti del Barça che ripartono con due punti di vantaggio sugli eterni rivali del Real. I blaugrana, che dalla 20ª giornata sono guidati dal successore di Ernesto Valverde, Quique Setién - 6 vittorie e 2 sconfitte nel torneo, al momento - puntano al 9º titolo nelle ultime 12 annate. Sarebbe l‘11º scudetto dell’era Messi, che nell’intenso rush finale di 11 partite concentrate in appena 39 giorni ritroverà il rassicurante appoggio del compare Luis Suarez. I due inseparabili vicini di casa, finora hanno condiviso il campo, in campionato, solo in 14 occasioni. 19 gol all’attivo per la Pulce, 11 per il Pistolero, che lo scorso 13 gennaio era finito sotto i ferri per mettere a posto un ginocchio disastrato. Si sarebbe dovuto perdere 26 partite, contando tutte le competizioni, ma alla fine ne ha saltate solo 12.
IL RITORNO DI HAZARD. Il bomber uruguaiano non è l’unico grande beneficiato dalla pandemia. La pausa imposta dall’emergenza Covid-19, infatti, permette anche a un Eden Hazard finora lontano anni luce dalla miglior versione di riapparire in tempo per il gran finale. Nel suo caso, una frattura composta al perone pareva averlo messo fuori causa definitivamente dalla disgraziata stagione del debutto in Liga, ma le circostanze ora gli permettono di rifarsi. A a giudicare dalla forma smagliante con cui si è presentato a Valdebebas dopo la ripresa, ci sarà da divertirsi per gli aficionados merengues. Ora tocca al suo grande estimatore Zidane capire chi affiancare a lui e all’intoccabile Benzema - 14 gol al momento - per completare il pacchetto offensivo. L’altro reduce dall’infermeria Marco Asensio, il maltrattatissimo Gareth Bale e i due baby brasiliani Vincius e Rodrygo si contendono la terza maglia per completare il tridente.
I blaugrana contano anche sul rientrante Suarez. Che brividi tra Europa e salvezza
GLI ALTRI. Dietro alle due big, è bagarre per 3ª e 4ª posizione, che garantiscono gli ultimi due posti
in Champions. Il Siviglia di Monchi, allenato dall’ex ct della Spagna Lopetegui, occupa momentaneamente l’ultimo gradino del podio, a 11 punti dalla vetta e con un punto di vantaggio sulla sbarazzina Real Sociedad e sul roccioso Getafe. Insegue, a una distanza, un Atletico che con l’attuale classifica giocherebbe la prossima Europa League. Allo stato delle cose, alla vecchia Coppa Uefa dell’anno venturo parteciperebbe anche il Valencia, visto che Athletic Bilbao e la stessa Real Sociedad hanno deciso di rimandare a un’epoca più propizia la grande festa della finalissima di Coppa del Re tutta basca, che avrebbe assegnato un biglietto per l’Europa minore, che a questo punto non sarà utilizzabile. In fondo alla classifica, invece, occhi puntati sul fanalino di coda Espanyol, attualmente a -6 dalla zona salvezza. Oggi retrocederebbero anche Leganes e Maiorca, ma Celta ed Eibar sono a tiro e neppure il Valladolid, presieduto dal Fenomeno Ronaldo, può stare troppo tranquillo.