Corriere dello Sport

I riflettori si accendono: subito il derby di Siviglia

Lopetegui riparte a caccia del pass-Champions ma i dubbi su Ocampos non lo lasciano tranquillo

- Di Andrea De Pauli)

Se lo dice Monchi, c’è da credergli. «La Liga non poteva ripartire con una partita migliore del derby di Siviglia!». E pazienza se lo scenario delle gradinate deserte del Ramon Sanchez Pizjuan sarà, per certi versi, desolante. Attorno alla tana dei biancoross­i pulserà, infatti, un’intera città. Poco meno di settecento­mila abitanti che da tre mesi attendono l’evento. Per i padroni di casa, allenati dall’ex ct della Spagna Julen Lopetegui, oltre che il predominio assoluto sul territorio dopo il 2-1 corsaro del Benito Villamarin dello scorso 10 novembre, c’è in gioco anche un passo fondamenta­le verso l’anelata qualificaz­ione alla prossima Champions League. Per i ragazzi di Rubi, ex pupillo del compianto Tito Vilanova, invece, è la partita dell’anno. L’anonimo 12º posto in classifica attuale non promette grandi sussulti, di qui alla fine del torneo, e c’è quel capitombol­o contro i cugini, nella gara d’andata che grida vendetta. La centraliss­ima calle Tetuan, da giorni, è stata adornata con uno sventolio di maglie delle 20 partecipan­ti della Lega, con una netta prevalenza di quelle delle due rappresent­anti locali. E in occasione dell’evento, isolato in un banale giovedì di giugno, le tv si attendono numeri storici. Più di tre mesi senza calcio di primera division non si vedevano dalla Guerra Civil. La Spagna ha fame di fútbol! «Volver es ganar» (tornare è vincere), lo slogan della Legacalcio per promuovere la gara, che spunta in tutti gli angoli della città. E pensando alla situazione del passato marzo, c’è davvero da gioire per questa grande vittoria di tutto il movimento, che torna con l’intenzione di non fermarsi più.

LA DESIGNZION­E. Per dirigere la gara, è stato confermato il signor Mateu Lahoz. Esattament­e come il collega Xavier Estrada Fernandez, che sarà il Var della partita, il fischietto valenciano era stato designato per arbitrare la stracittad­ina andalusa anche lo scorso 14 marzo, prima dello stop imposto dalla pandemia. Ora che si riprende, il Comité Tecnico de Arbitros ha pensato bene di insistere su di lui, tipo tosto, anche se un po’ narciso. Perfetto per un contesto di questo tipo.

LE DUE CONTENDENT­I. I tifosi locali, però, sperano che il ruolo di protagonis­ta finisca per assumerlo uno dei tanti campioni nella rosa di Lopetegui. Neanche il tempo per sorridere per la riapparizi­one dell’acciaccato Suso, che sparisce dai radar l’altro ex Genoa e Milan Lucas Ocampos, che con le sue 12 reti, 10 delle quali in campionato, è il cannoniere del Siviglia. Un problema agli adduttori, si sussurra in città, anche se il club per ora tace. Nonostante la probabile defezione, comunque, i padroni di casa rimangono i favoriti. Pare andar meglio a Rubi, che negli ultimi giorni ha potuto contare nuovamente sui tre acciaccati William Carvalho, Edgar e, soprattutt­o, Joaquin. L’ex Fiorentina, che la scorsa stagione decise un derby da subentrato, è una pedina fondamenta­le per i biancoverd­i. Nonostante i 38 anni suonati, che lo rendono il giocatore più anziano della Liga dopo il recente ritiro di Aritz Aduriz, quest’anno ha già festeggiat­o 10 reti. Intramonta­bile.

Il Betis vuole farsi perdonare l’andata L’arbitro designato quasi due mesi fa...

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ANSA Ocampos (25, maglia bianca) con 12 gol è il bomber del Siviglia

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