Corriere dello Sport

«Voglia di calcio e normalità, favola Spagna»

Stefano Borghi, telecronis­ta Dazn: «Niente pubblico? Va accettato Ma dall’addio Simeone-Burgos agli sprint decisivi c’è... vita»

- Di Davide Palliggian­o

Il fascino di un campionato ancora del tutto aperto, un derby tra quelli più sentiti di Spagna per cominciare e almeno una partita al giorno da qui alla fine della stagione. Uno spettacolo quotidiano che si chiama “La Liga”, una carezza all’animo ferito di un paese che prova a ripartire e a chiudere discorsi rimasti in sospeso.

Si riparte domani sera alle 22 con Siviglia-Betis dal Ramon Sanchez-Pizjuan. La diretta del match è su Dazn, la telecronac­a affidata a Stefano Borghi, che per riabituarc­i a certe sensazioni, in questi giorni, ripercorre nel suo “Borghi Land” i momenti magici del campionato spagnolo, i retroscena dei suoi grandi interpreti. Prima puntata già disponibil­e sulla piattaform­a e sull’app di Dazn, ma ne è in cantiere un’altra con protagonis­ta Lionel Messi, non uno qualunque.

Sensazioni strane, ma belle, dopo un “intervallo” fin troppo lungo. Emozionato per il ritorno alle telecronac­he?

«C’è voglia di riprendere dopo tante cose tragiche vissute negli ultimi mesi. Siamo stati privati della normalità, ora dovremmo riabituarc­i a quella quotidiani­tà che per noi era il calcio».

Siviglia-Betis sarà un derby senza pubblico, ma significat­ivo per tanti aspetti: uno spettacolo assicurato.

«L’assenza dei tifosi limita il senso del calcio, ma è un compromess­o che per il momento dobbiamo accettare. Il derby andaluso è uno degli appuntamen­ti più infuocati del calcio europeo».

Poi sarà lotta per il titolo. Il Barça al momento è davanti al Real Madrid, ma la sfida è tutt’altro che chiusa.

«Ha praticamen­te un punto e mezzo di vantaggio, visto che è sotto negli scontri diretti, ma entrambe non hanno mai trovato una stabilità nel corso della stagione. Recuperano pezzi importanti, Suarez da una parte, Hazard e Asensio dall’altra, ma vedo il Real più tranquillo, mentre a Barcellona si parla più del futuro che del presente: mercato, Lautaro, Messi, il tutto in uno scenario in cui lo stesso capitano sta diventando sempre più “Maradona” al di fuori del campo. Discorsi che stonano con la possibilit­à di conquistar­e ancora Liga e Champions, il “doblete de oro”».

Discorsi da “Clasico” a parte, c’è un mondo di storie da raccontare. Quali saranno i temi più “caldi” da qui alla fine della Liga? «Il primo è sicurament­e la fine della storia decennale tra Simeone e il suo vice Burgos. Avranno voglia di continuare a stupire dopo Anfield e staranno preparando qualcosa di spettacola­re per risalire dal sesto posto in cui si trova ora l’Atletico Madrid. Poi c’è la Real Sociedad, che lotta per un posto in Champions League: sono belli, giovani e nobili, ma sapranno sporcarsi le mani in stile Getafe per ambire a qualcosa di importante? Infine l’Espanyol, ultimo in classifica: in condizioni normali avrebbe avuto poche chances di salvarsi, ma ora tutti si aspettano un miracolo da parte di Abelardo».

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Stefano Borghi telecronis­ta di Dazn, sarà la voce del derby di Siviglia di domani sera

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