LEIVA: ORA L’ATALANTA E POI PENSO AL TITOLO
Il playmaker brasiliano domani rientrerà in campo a Formello In patria ha svelato le ambizioni
Inzaghi lo aspetta domani in campo a Formello. Lucas Leiva correva forse troppo forte verso l’Atalanta, stava bruciando i tempi del suo recupero. E’ stato costretto a rallentare, deve essere gestito e non spremuto, ma i controlli al ginocchio operato all’inizio di aprile sono stati rassicuranti. Due settimane consentiranno al play brasiliano di presentarsi bene a Bergamo. Il conto alla rovescia ha fatto sparire qualsiasi tipo di preoccupazione, anche se la Lazio ricomincerà dalla terra più colpita dal virus. «Non sono spaventato per la ripresa, i protocolli che stiamo seguendo ci garantiscono la massima sicurezza. Riprendere non è importante solo per noi giocatori. Penso che il calcio possa veicolare un messaggio di speranza. Sarà un periodo molto diverso dal solito, tante persone in Europa resteranno a casa durante l’estate per guardare le partite. Qualcosa senza precedenti, non credo che un campionato sia mai stato giocato in questo momento dell'anno. La gente sta facendo molti sacrifici, speriamo non ci siano problemi in futuro».
DOLCI PENSIERI. Dal Brasile sono rimbalzate le dichiarazioni di Leiva. Si è rialzato in fretta per aiutare la Lazio a credere ancora nello scudetto. Dodici tappe per costruire un sogno, cominciando dall’eterno confronto con l’Atalanta. «Il nostro obiettivo è quello di conquistare l’ingresso in Champions. Poi cercheremo anche di conquistare lo scudetto. Abbiamo uno scontro diretto da affrontare. Ci sarà subito l'Atalanta, si sta distinguendo da diversi anni. Nella scorsa stagione l'abbiamo battuta nella finale di Coppa Italia, ma avevamo perso qui a Roma in campionato. Quest’anno in campionato abbiamo pareggiato. E’ una squadra che dà sempre molti problemi. Anche noi siamo forti, abbiamo dimostrato di poter battere qualsiasi avversario. Sarà una partita interessante». Sta recuperando dopo l’operazione al menisco del ginocchio destro. «Per me è stata una decisione difficile. Ho preso tutte le precauzioni possibili, in realtà ho aspettato un po' quando ho avvertito fastidi al ginocchio. Dopo tre-quattro settimane il problema ha avuto un'evoluzione che non mi aspettavo. Ho pensato all’aspetto positivo, cioè che non avrei perso partite. Ora il ginocchio sta bene, mi sto allenando con il gruppo. Ovviamente parliamo di un intervento, ci sono ancora alcune cose su cui devo completamente recuperare. Credo di farcela, altri giorni ci separano dall'inizio del campionato, il ginocchio starà bene».
MOTIVAZIONI. La ripresa collegiale è stata una liberazione. «Ci alleniamo in gruppo da due settimane. Lo stiamo facendo seguendo i protocolli stabiliti e sottoponendoci agli esami. Sono stato molto contento di rivedere i miei compagni e lo staff tecnico. Non è stato facile all’inizio. Diciamo che è stato un periodo in cui ci siamo dovuti adattare. Per noi è stato importante tornare ad allenarsi in gruppo, ci ha dato grande motivazione per recuperare quello che abbiamo perso durante lo stop del campionato. Vogliamo presentarci nella miglior forma possibile alla ripresa». Dal Brasile gli chiedono sempre se e quando tornerà a casa. «Non penso alla fine della carriera. Non escludo un ritorno, ma ho ancora molto da dare alla Lazio, sto pensando al presente. Di sicuro, se dovessi tornare, la prima scelta sarebbe il Gremio».
«La Champions primo obiettivo ma cercheremo di lottare sino alla fine per vincere lo scudetto»
«Una partita dura e con una squadra che crea problemi ma noi siamo forti»
«Il mio ginocchio sta bene, sarò al top per la ripresa. Tutti siamo stramotivati»