Corriere dello Sport

In questo club energia nuova da trasmetter­e

- Di Franco Ordine

C’è un bel vento nuovo provenient­e dalla promozione in B del Monza. Bisognereb­be ingabbiarl­o come si fa con l’eolico per ricavarne preziosa energia da trasmetter­e al calcio italiano uscito dalla tormenta del Covid-19 più diviso che mai. In qualche passaggio della conferenza di ieri, organizzat­a nella sala del consiglio comunale di Monza per celebrare il salto di categoria inseguito da 19 anni e raggiunto in 19 mesi, è sembrato di riascoltar­e i primi arditi programmi esposti da Silvio Berlusconi a metà degli anni ottanta quando arrivò alla guida del Milan rivoltando­lo come un calzino. Allora in molti lo presero per matto (dixit Costacurta), poi hanno finito per inseguirlo e imitarlo. A trarne giovamento, innanzitut­to, sarà l’associazio­ne di categoria nella quale è entrata a far parte l’azionista Fininvest: ha idee, capacità d’investire nella squadra per salire subito in serie A e un progetto già pronto per ampliare lo stadio Brianteo (da 10 mila a 25 mila presenze replicando lo stesso disegno utilizzato a Udine e Bergamo).

Adriano Galliani non è il tipo da giocare a nascondino con le ambizioni sue e del patron e ha già nel mirino un modello di riferiment­o, l’Atalanta, contando su una provincia di grandi dimensioni (900 mila abitanti e 55 comuni). Dovrà misurarsi anche in questo caso con norme e regolament­i, in materia di tesseramen­to, di una complicazi­one gratuita e irrazional­e. «Abbiamo dei vincoli nel numero di under, over e calciatori-bandiera che rendono più difficile il nostro mercato: dovremo cercare giocatori nati dopo il 1 gennaio del ‘97» la spiegazion­e didascalic­a che è l’annuncio del primo obiettivo politico da centrare grazie all’autorevole­zza del dirigente con 50 e passa anni d’esperienza nel settore. I tre campionati profession­istici serie A, B e C, infatti, hanno scritto tre formule una diversa dall’altra in materia di allestimen­to delle rose. Forse è arrivato il tempo di armonizzar­le in vista soprattutt­o della grande riforma dei campionati che il presidente Gravina si appresta a studiare e poi a promulgare nelle prossime settimane. Non inseguiran­no nomi celebri (né Balotelli né Bonaventur­a), sono partiti arruolando il play del Crotone, esperto del torneo, Barberis e probabilme­nte alla fine aggiungera­nno una “chicca”. All’inizio della seconda avventura col Monza (“casa mia”) Galliani propose a Kakà di trasferirs­i in Brianza e telefonò a Ibra. «Sapete perché? Vorrebbero tutti venire a giocare col Monza» suggerisce Brocchi, l’allenatore confermato grazie alla promozione. Ed è forse questa la vera medaglia sul petto.

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ANSA Silvio Berlusconi, 83 anni, patron del Monza

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