Corriere dello Sport

E Daye sta per risalire in gondola

- Di Elisabetta Ferri

Austin Daye resta sulla gondola per le prossime due stagioni. Sembra ormai segnata la strada per il figlio del grande Darren che ha fatto innamorare Venezia, così come il padre stregò Pesaro. Tanto che la Reyer durante questa complessa trattativa, non ancora conclusa, ha cercato di accontenta­rlo in tutti i modi. Alla base del convincime­nto dell’Mvp degli ultimi playoff e delle Final Eight di Coppa Italia sembra sia pesato non il compenso economico, ma la durata del contratto, dato che Austin ha appena compiuto 32 anni, dunque cercava sicurezza per il futuro.

SIRENE. Le sirene della NBA che hanno cantato per lui alla fine sono rimaste segrete: non è mai uscito allo scoperto infatti il nome della franchigia che lo avrebbe corteggiat­o per fargli riattraver­sare l’oceano dopo cinque anni. Forse è stata solamente una voce messa in giro ad arte per spingere la dirigenza dell’Umana ad alzare la posta in palio: il contratto garantito di Austin, era in scadenza il 30 giugno (aveva firmato un 2+1), per cui quell’opzione non era sufficient­e a farlo sentire desiderato come voleva.

Daye chiedeva un nuovo biennale ed è quello che avrebbe spuntato, si dice anche con un ritocco economico importante, visto che si tratta di un giocatore molto particolar­e, difficile da rimpiazzar­e. Un’ala forte alta 2,11 che però, grazie al suo tocco fatato, può portare la palla come un esterno, smazzare assist al bacio, tirare da tre punti, andare spalle a canestro, concretizz­are gli alley-hoop dei compagni e prendere caterve di rimbalzi, nonostante il fisico esile, grazie alle sue lunghe braccia. Insomma un all-around dal talento smisurato che sarebbe stato difficile sostituire. Un altro segnale che la fumata bianca sta per arrivare è la “presa” da Treviso di Isaac Fotu, considerat­o il suo complement­o ideale, perché più atletico e roccioso. Senza Daye, Venezia avrebbe probabilme­nte puntato su un giocatore diverso.

In questo modo, coach De Raffaele ha già riconferma­to buona parte del nucleo che, annullato l’attuale campionato, porta ancora lo scudetto del 2019 e che ha trionfato in Coppa Italia a Pesaro, dove è cominciata la carriera europea di Austin Daye. Davanti al suo ex pubblico, a febbraio, il “cerbiattin­o” segnò allo scadere il canestro decisivo in faccia a Teodosic, nei quarti contro la Virtus Bologna che lanciarono Venezia verso la conquista del trofeo, dopo una stagione partita in sordina. L’uomo dell’ultimo tiro è ancora granata.

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CIAMILLO Austin Daye, 32 anni

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