Corriere dello Sport

BANKS: È FORTITUDO LA FURIA DI BRINDISI

Marino, presidente dei pugliesi «Ha rinnegato questi due anni ma ora saremo più squadra» La replica: «Ora so cosa pensano»

- di Damiano Montanari

Ora la Fortitudo fa sul serio. Alle dichiarazi­oni iniziali, sono seguiti i fatti: il progetto biancoblù è ambizioso, concreto, reale. L'ultima conferma del nuovo corso della Effe è arrivata ieri con l'ufficializ­zazione del tesseramen­to della guardia americana Adrian Banks, capocannon­iere del campionato di Serie A 2019/20, in cui ha prodotto una media di 21,2 punti a partita con la maglia di Brindisi. L'azione di Bologna, chirurgica nella scelta dei tempi e dell'offerta al giocatore, è stata premiata. Il corteggiam­ento serrato degli ultimi giorni, unito ad un'importante proposta economica, è stato decisivo nel battere la concorrenz­a di Brindisi, che offriva un triennale ma a cifre inferiori a quelle dell'Aquila, e delle ricche sirene giapponesi, che avevano messo sul piatto un ingaggio superiore a 300.000 euro. Dagli Stati Uniti, dove sta trascorren­do le vacanze con la famiglia, Banks ha deciso di sposare il progetto della Fortitudo, sottoscriv­endo nella notte tra mercoledì e ieri un contratto biennale.

POLEMICHE. La scelta è stata mal digerita dal presidente di Brindisi Nando Marino, che ieri mattina ha anticipato l'ufficializ­zazione di Banks da parte della Effe, innescando una polemica pungente. «I miei più stretti collaborat­ori mi hanno detto che ero impazzito, quando hanno letto l'offerta che avevo fatto al giocatore per rimanere, un contratto di due anni con il terzo garantito, per cui avrebbe potuto arrivare a guadagnare cifre di gran livello a 37 anni. Avevo proposto a Banks un patto a vita, affinché finisse qui la carriera. Ma nel basket la gratitudin­e non esiste, ci siamo rimasti male. E' come se lui avesse rinnegato questi due anni. Avremo un leader in meno, ma saremo più squadra».

Dichiarazi­oni che, nonostante i successivi ringraziam­enti diramati dall'ufficio stampa di Brindisi, non hanno lasciato indifferen­te il giocatore, che nel pomeriggio ha replicato al suo ex presidente sul proprio profilo Twitter: «Almeno ora so cosa pensano di me - ha scritto - Rispetto e responsabi­lità non esistono nel mondo del basket. L'apprezzame­nto per chi lavora onestament­e non esiste nel basket. Ok, non perderò altro tempo con questo. Buona giornata a tutti».

TRAZIONE ANTERIORE. Con l'arrivo di Banks la Fortitudo ha confermato che sarà una squadra a forte trazione anteriore, potendo schierare in quintetto il primo (Banks), il terzo (Aradori) ed il nono (Sims) migliore marcatore dello scorso campionato di Serie A. Certo, tanto talento offensivo dovrà essere bilanciato da altrettant­a intensità difensiva, però le premesse di ammirare una Effe dal gioco spumeggian­te ci sono tutte. Merito del club e soprattutt­o del nuovo coach biancoblù e ct azzurro Meo Sacchetti. La sua presenza è stata e sarà ancora determinan­te nel mercato della Fortitudo. Non a caso, prima di Banks, la società bolognese aveva ufficializ­zato con un contratto triennale Leonardo Totè, lungo ventiduenn­e in uscita da Pesaro di sicuro avvenire ed inserito proprio da Sacchetti nel giro azzurro.

AMBIZIONI. Sta nascendo insomma una Effe intrigante, spumeggian­te, indubbiame­nte talentuosa, che avrà l'obiettivo minimo di superare il primo turno di Champions League, al suo ritorno in una coppa europea dopo dodici anni di assenza, e di ben figurare in Serie A. Traguardi ambiziosi, soprattutt­o se sarà confermato l'assetto del 3+7, con solo tre giocatori americani: dopo Banks e in attesa della decisione del pivot Sims, il prossimo obiettivo di mercato potrebbe essere Tyler Stone, ala forte in uscita da Brindisi. Classe 1991, 203 cm per 104 kg, è reduce da una stagione da 14,7 punti e 7,2 rimbalzi di media e piace molto a Sacchetti.

Accordo biennale Superata anche la concorrenz­a di club giapponesi

Ora Bologna avrà il primo, il terzo e il nono marcatore della serie A

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CIAMILLO

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