Brawn: Niente più festa sul podio
«La procedura del podio non potrà essere quella che abbiamo seguito sinora, ma stiamo comunque pensando di fare qualcosa sulla griglia dopo la gara. Una delle opzioni sarebbe quelle di mettere in linea le vetture, con i piloti schierati di fronte alle loro monoposto. E non consegneremo i trofei, in quanto non sarà possibile a causa delle norme sul distanziamento. Comunque ci abbiamo lavorato, abbiamo dei piani e delle procedure, e stiamo cercando di capire come mostrarle in televisione».
A parlare della F.1 che sta per ripartire è Ross Brawn, ex d.t. della Ferrari e attualmente direttore generale e responsabile sportivo del progetto Formula 1 per Liberty Media. Il Mondiale 2020 comincerà il 5 luglio al Red Bull Ring con il GP dell’Austria, ed è bene prepararsi alle novità provocate dalla pandemia del Covid-19. Secondo Brawn, non ci sarà più nemmeno il “pieno” di gente in pista prima della partenza. «Bisogna stare attenti e tenere sempre sotto controllo la situazione del virus - spiega Le pratiche del passato ora non sono più possibili. La griglia delle corse piena di gente prima del via è qualcosa che non vedremo più».
Non ci sarà più nemmeno la sfilata di piloti qualche ora prima del via. «Non si possono collocare venti persone insieme su un veicolo - dice Brawn - Vorrà dire che li faremo intervistare separatamente, ognuno nel proprio box. Ci sono vari modi per fare le cose senza mettere a rischio la salute di qualcuno». Brawn non ha poi escluso che, fin da quest’anno, la Formula 1 possa tornare in Portogallo, dove manca dal 1996, con un gran premio che, il prossimo 27 settembre, prenderebbe il posto in calendario del GP inizialmente previsto a Sochi, in Russia.
LEWIS E I TORI. Mentre il team principal della Racing Point, Otmar Szafnauer, smentisce di aver mai parlato con Sebastian Vettel in vista di un suo possibile ingaggio, insistendo sul fatto di essere felice con l’attuale schieramento di piloti, Sergio Perez e Lance Stroll, Lewis Hamilton scatena un’altra campagna, stavolta contro le corride. Il britannico, che sul suo account Instagram si definisce «un amante degli animali», ha caricato una “storia” con una foto di un toro morto coperto di sangue e il messaggio: «Spagna, è davvero disgustoso».
«Faremo comunque qualcosa a fine GP» Hamilton attacca corride e Spagna