Corriere dello Sport

Il pressing di Spadafora per la serie A in chiaro

Il ministro prova a superare il muro eretto dalle tv I gol due ore dopo l’inizio delle gare

- Di Andrea Ramazzotti

Il ministro Spadafora non molla e continua a credere che, dopo le semifinali e la finale di Coppa Italia, anche una o due gare di Serie A saranno visibili in chiaro. Il tutto al netto degli highlights delle partite che potranno essere trasmesse 2 ore dopo il fischio d'inizio. Le lettere di diffida inviate da Mediaset e Discovery non spaventano il titolare del dicastero dello sport che anche ieri ha avuto contatti importanti con le television­i. Il suo obiettivo è quello di definire la questione entro mercoledì, altrimenti se davvero vorrà andare avanti su questa strada, dovrà emanare un apposito decreto che pare sia già stato abbozzato dai suoi uomini di fiducia. Sarebbe l'ultima carta, da giocare se non ci saranno alternativ­e. Per il momento, però, va avanti usando la diplomazia e provando a mettere tutti d'accordo. Ci riuscirà davvero? La Lega ha constatato che non è semplice, ma il potere di convincime­nto di Spadafora sui vertici delle tv è sicurament­e maggiore. Anche perché la battaglia sul calcio in chiaro come "regalo" per gli italiani non è solo una crociata del ministro dello sport, ma un'idea che piace a tutto l'esecutivo. E di sicuro dire di no alla Serie A è più facile che dirlo al governo.

MATCHINCHI­ARO. Spadafora ha sensazioni positive ed è convinto che nelle prossime 48 ore la situazione potrebbe sbloccarsi definitiva­mente anche se gli attori che recitano un ruolo in questa vicenda sono diversi (da Sky a Dazn passando per la Rai, Mediaset, La 7 e Discovery) e metterli tutti d'accordo non è semplice. Per quel che riguarda le partite in chiaro pare ormai stabilito che saranno eventualme­nte trasmesse solo quelle i cui diritti appartengo­no a Sky. Dazn non ha un canale sul digitale terrestre e aprire lo streaming a tutti è ritenuto complicati­ssimo. Avanti dunque con l'opzione TV8 dove potrebbero finire uno dei 4 recuperi (l'idea è Atalanta-Sassuolo di domenica, un inconta tro che avrebbe un significat­o speciale visto quello che Bergamo ha vissuto in questi mesi) e un'altra sfida della ventisette­sima giornata da scegliere tra le 7 "di proprietà" della tv di Rogoredo in calendario tra lunedì 22, martedì 23 e mercoledì 24. Prima però deve essere trovaun'intesa con le altre tv che trasmetton­o in chiaro: vorrebbero l'opportunit­à di far vedere il calcio in chiaro e si sono opposte adducendo motivazion­i legate all'audience e agli spot pubblicita­ri.

HIGHLIGHTS DOPO 2 ORE. E poi c'è la questione degli highlights. Su questo aspetto l'interlocuz­ione è più avanti e l'embargo verrà temporalme­nte ridotto per tutte le finestre. L'idea è quella di consentire la messa in onda delle immagini più significat­ive di ogni incontro 2 ore dopo il fischio d'inizio. Tradotto: la Rai, che ha i diritti più pregiati per quel che riguarda gli highlights, potrebbe in teoria trasmetter­e dalle 19,15 le azioni dei match delle 17,15; dalle 21,30 quelle delle sfide delle 19,30 e dalle 23,45 quelle degli incontri delle 21,45. Anche Mediaset però potrà anticipare.

LEGA E TRIBUNALE. In via Rosellini hanno programmat­o per giovedì un’assemblea che discuterà anche di highlights e partite in chiaro. Per quel giorno sarà tutto già sistemato? Un discorso a parte lo merita il decreto ingiuntivo al vaglio del tribunale di Milano per il mancato pagamento di Sky dell’ultima rata dei diritti tv. Con la ripartenza del campionato Dazn e Img si sono dette disposte a saldare la loro quota, Sky no e adesso toccherà a un giudice decidere. La Lega a 6 giornate dalla fine è pronta a staccare il segnale alla tv di Rogoredo, ma molti sono convinti che per metà luglio il puzzle sarà risolto.

Senza accordo c’è la via del decreto Ultima rata dei diritti: deciderà un giudice

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BARTOLETTI Una telecamera allo stadio Olimpico di Roma

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