SARRI, LA JUVE È ALLA RICERCA DEL GOL PERDUTO
Dopo 44 partite sempre in rete all’Allianz Stadium i bianconeri contro il Milan sono rimasti a secco In A sinora cinquanta centri: solo Ronaldo e Dybala in doppia cifra Con Allegri si segnava di più
re come e quando sia cambiata la sua esistenza, cosa l’abbia spinto a tentare un percorso inedito, per scoprirsi completamente. E sarà una coincidenza che il trono diventi esclusivamente suo proprio alla vigilia della finale di Coppa Italia, quella nella quale ci sarà modo per ritrovare Sarri, riper
Percentuale di vittorie con la Juve
Gol della Juve con lui in panchina correre quel triennio, ripensare a certe notti, assai simile a quella che sta per arrivare, nella quale gli piacerà (eccome) provare a fargli uno scherzetto. Semplicemente per dimostrargli che non si era sbagliato. Gli allievi non vogliono deludere i maestri.
Sarri a caccia di gol. Per conquistare il primo trofeo stagionale serve per forza rimettere a fuoco il mirino sul bersaglio: la ripartenza post coronavirus ha riportato alla ribalta la scarsa prolificità dei bianconeri in rapporto alla mole di gioco e di occasioni prodotte. Contro il Milan, la Juve è rimasta a senza reti per la prima volta allo Stadium dopo una serie ininterrotta di 44 partite. Guarda caso, l’ultima volta fu proprio contro il Napoli, Sarri era sulla panchina avversaria e Koulibaly, in pieno recupero, fece fare sogni tricolori al popolo azzurro, poi evaporati pochi giorni dopo. Ora all’orizzonte c’è proprio il Napoli, il Comandante è al timone dei bianconeri e cerca la prima gioia da professionista in Italia dopo aver alzato al cielo di Baku, un anno fa, l’Europa League con il Chelsea.
MENO DI MAX. Cercasi gol, quindi. E non dovrebbe essere impresa impossibile se puoi contare sul più forte di tutti, Ronaldo, e se la potenza di fuoco è completata da Dybala, Higuain, Douglas Costa, Cuadrado e Bernardeschi. Nelle 38 gare stagionali, la Juve ha realizzato 71 gol, ma gli unici in doppia cifra son Cristiano (con 25) e la Joya (13), mentre Higuain è fermo a 8. Mettendo sotto la lente il campionato, si comprende meglio la questione. In serie A, i bianconeri hanno messo a segno 50 reti in 26 giornate: non accadeva dal 2015-16 un totale così basso, ma quella era l’annata dell’avvio choc, con la Juve a lungo in difficoltà prima di iniziare la rimonta scudetto. Il confronto con il quinquennio di Allegri dice che, 2015-16 a parte, nelle altre stagioni i bianconeri a quest’epoca avevano un ritmo realizzativo superiore: 53 reti nel 2014-15, 55 nel 2016-17, 63 nel 2017-18 e ancora 55 nel 2018-19. La Juve di Max, insomma, segnava di più di quella di Maurizio. E questo nonostante la rivoluzione filosofica che ha portato (o avrebbe dovuto portare) estetica, mentalità iper-offensiva e, appunto, gol.
UNDICI IN GOL. Non è tutto, perché anche il numero dei bianconeri che hanno fatto centro si è ridotto: sono 11 gli uomini andati in gol finora in campionato, contro i 15 dello scorso anno. In generale, un numero così basso non si riscontrava dal 2007-08: allora furono proprio 11 ma era una squadra di una caratura completamente differente rispetto a quella attuale. Da tredici stagioni a questa parte, i bianconeri hanno avuto cannonieri in numero compreso tra i 12 (2010-11, 2012-13, 2014-15, 2015-16), i 13 (2017-18), i 14 (2011-12, 2013-14,
Crossover
Maurizio Sarri, 61 anni ha attraversato e allenato in tutte le categorie dalla Promozione alla Serie A. Buono anche lo score in Premier League. Sul tetto dell’Europa League con il titolo conquistato alla guida del Chelsea nel 2019
Per ottenere il suo primo trofeo da pro’ in Italia, Maurizio deve trovare la svolta