SERGEJ, IL PSG AVVISA «NON FAREMO FOLLIE»
Il Psg resta tra le società interessate al Sergente ma deve fare i conti con perdite milionarie In corsa c’è sempre lo United: prima deve vendere Pogba Il ds Leonardo: «Niente acquisti da 100 milioni ora nessuno può spendere tanto, nemmeno noi» La Lazio h
Piangono anche ricchi e sceicchi. Il PSG non farà da recovery fund a nessun club e non farà follie per nessun giocatore, è il messaggio lanciato ieri dal diesse Leonardo, indirettamente vale anche per Milinkovic e la Lazio: «Non credo che ci saranno trasferimenti da 100 milioni di euro. Nessuno può spendere un sacco di soldi, nemmeno noi». Il capo mercato dei francesi ha avvertito tutti rilasciando un’intervista al settimanale Le Journal du Dimanche, deve fare i conti con una perdita di 200 milioni dovuta alla crisi da coronavirus: «Le finanze dei club sono influenzate, avremo perdite molto significative, da circa 200 milioni. Ricominceremo da un anno di transizione, non è una strategia, è un’evoluzione naturale». Cinquantotto milioni il PSG li ha spesi per Icardi (riscattato nei giorni scorsi dall’Inter) e Leonardo conta di presentare poche altre offerte di questo calibro. Milinkovic, stando a quanto assicurano ripetutamente in Francia, è l’obiettivo numero uno del mercato del PSG. Si sa da anni, il ds brasiliano cerca di prenderlo ogni estate. La Lazio avrebbe già respinto la prima offerta di 60 milioni, continua a valutare Sergej 100 milioni, è anche una strategia per costringere i club interessati a presentare offerte al rialzo e non al ribasso. Sarà Milinkovic a dover comunicare alla Lazio la sua decisione, se sceglierà di partire sarà accontentato, ma dovranno essere esaudite le richieste di Lotito. Non va dimenticato il Manchester United, punta alla cessione di Pogba (saltata l’anno scorso) e con Sergej aveva raggiunto un accordo nel 2019 (attraverso il procuratore Kezman). La destinazione inglese resta probabilissima.
LA VARIABILE. Il PSG sa che dovrà rilanciare per provare a strappare il Sergente ai biancocelesti e alla ricca concorrenza. Leonardo è sembrato poco propenso ad alzare la posta, poco disponibile a partecipare ad aste, è anche una strategia per non far credere che sia disposto a tutto pur di centrare i suoi obiettivi. Qualche soldo in più potrà spenderlo se i francesi andranno avanti in Champions League, magari vincendola: «Una vittoria in Champions League ad agosto può cambiare qualche scenario. Ma oggi è difficile proiettarci in avanti. Sul mercato dovremo essere creativi, trovare buone soluzioni che non siano troppo costose. Ci sono delle partenze, ma la forza della rosa rimane molto competitiva». Leonardo aspetta di conoscere le date del mercato francese, come quello italiano dovrebbe partire a settembre e concludersi ad ottobre. Non ha mai fatto il nome di Milinkovic né di altri obiettivi e ha preferito non dare conferme sull’offerta presentata alla Lazio, annunciata in Francia: «Molti nomi circolano, ma non è stata fatta nessuna offerta. Non è il momento. Non conosciamo nemmeno le date della finestra di mercato. E se reclutiamo un giocatore ora, non può giocare le partite della stagione in corso...».
GLI SCENARI. La Lazio finora ha fatto muro. I 60 milioni proposti, ad oggi, non bastano per aprire una trattativa, più in là si vedrà. Cento milioni è un prezzo molto alto stando alla crisi da coronavirus, se Milinkovic dovesse spingere per partire la società potrebbe anche decidere di abbassare un po’ le pretese accettando offerte da 60-70 milioni più bonus. Il diesse Tare nelle scorse settimane è stato chiaro: «Di sicuro non abbiamo bisogno di vendere. Il rapporto tra Milinkovic e la Lazio non morirà mai, c’è un legame molto forte, non ci sono dubbi. E’ pur vero che va analizzata la questione, ad iniziare dai desideri di cui abbiamo sempre parlato insieme a lui. Ogni cosa sarà valutata al momento opportuno, senza alcuna pressione, per il bene di tutti. Verrà valutata ogni possibilità che permetterà di fare felici società e giocatore, altrimenti rimarrà. Noi saremo felici di tenerlo e lui di restare».
I francesi potrebbero alzare la posta in caso di vittoria della Champions