Solo stranieri in difesa: come cresce Denswil
DA TOMIYASU A DIJKS, AL CENTRO IL BELGA CON DANILO E SKORUPSKI IN PORTA Contro la Juve Mihajlovic rilancerà uno degli acquisti più discussi della scorsa campagna
Come abbiamo detto, la traduzione in soldoni di questo comunicato è su per giù 5 milioni di euro. Per questo motivo: considerato che il monte ingaggi annuo del Bologna si aggira sui 60 milioni (più i bonus), una mensilità finisce per essere (appunto) questa cifra. Che per quelle che sono le potenzialità economiche di Saputo non è di sicuro rilevante, ma che agli occhi del proprietario del Bologna rappresenta un messaggio di vicinanza, o se preferite di partecipazione, da parte sia della squadra che di chi la governa quotidianamente dal campo e dagli uffici. Vi facciamo un esempio che è la chiave di lettura di quanto può essere importante una presa di coscienza e di responsabilità del genere. Siamo nell’annata 2003-2004, nonostante la sua grande forza e il suo spessore economico il presidente dell’Inter Massimo Moratti dovette rientrare di una certa cifra e cosa fece l’intera squadra per fargli avvertire la propria disponibilità? Pensate che tutti i giocatori nerazzurri si ridussero del circa 30% gli emolumenti dell’annata e il gesto fu molto apprezzato da questo presidente estremamente innamorato della sua Inter, che da qui trasse lo spunto, la voglia e l’entusiasmo di fare investimenti
BOLOGNA - Occasione di riscatto, ma anche un nuovo banco di prova in una difesa rossoblù che si preannuncia tutta straniera. Contro la Juventus Stefano Denswil dovrebbe rivedersi al centro della retroguardia del Bologna che al Dall'Ara rappresenterà l'Olanda, il Brasile, la Polonia e il Giappone con Tomiyasu, pronto a ripartire da terzino destro. È proprio Denswil, che lascerà la fascia sinistra al connazionale Dijks, il candidato numero uno ad affiancare Danilo come ultimo baluardo per arginare Ronaldo e compagni davanti a Skorupski. La squalifica per un turno di Mattia Bani, infatti, spiana la strada del 27enne olandese, alla prima esperienza in serie A, per un suo ritorno al ruolo che ad inizio stagione ricopriva da titolare. Poi qualche defaillance, soprattutto in fase di marcatura dentro l’area di rigore, e dopo 6 giornate di campionato Denswil finì in panchina. Mihajlovic preferì affidarsi alla coppia Danilo-Bani e solo quando uno dei due era assente, o aveva bisogno di tirare il fiato, ecco che la maglia da centrale titolare tornava a Denswil. Giusto un paio di occasioni. A Cagliari e contro il Parma, quando giocò l’ultima in rossoblù da centrale. Era fine novembre.
LATERALE. Poi da dicembre è iniziata la sua nuova esperienza nel Bologna da terzino sinistro. Per garantire più copertura alla propria retroguardia, impegnata al San Paolo, Mihajlovic decise di affidarsi a lui, mancino naturale, schierandolo sulla corsia di sinistra. Nei giorni a ridosso della gara contro il Napoli il tecnico serbo lo aveva marcato stretto. In allenamento lo aveva preso da parte per spiegargli esattamente cosa si aspettava da lui. E contro gli azzurri Denswil ebbe modo di prendere confidenza con il ruolo che dopo l’infortunio anche di Krejcì sarebbe diventato il suo fino al lock down. Senza considerare il doppio impegno di Coppa Italia, che Denswil ha affrontato da centrale, sono più le partite che l’olandese ha giocato sulla fascia sinistra (9) che al centro della difesa (9).
NUOVA PARTENZA. Piano, piano ha trovato confidenza con il nuovo ruolo. Ma al riavvio del campionato Denswil avrà l’occasione di dimostrare di essere cresciuto anche come centrale. Contro di lui la difficoltà di ripartire e farsi trovare pronto dopo oltre 100 giorni di stop. Ma il difensore che anche in queste ultime settimane a Casteldebole ha ricevuto qualche lezione personale dal suo allenatore potrà contare sulla maggiore esperienza acquisita rispetto all’inizio della stagione. E sulla voglia di riscatto, la stessa che avrà Dijks che per l'infortunio non gioca da fine settembre.
Vivere le vicende del club è un patrimonio che va oltre il dato economico