Corriere dello Sport

Una nuova missione per Gomez «Restituire il sorriso a Bergamo»

- Di Giorgio Marota

«Essere felici è più importante che fare i soldi». Sì, il calcio è gioia. E Alejandro Gomez l’ha imparato da bambino nella sua Argentina, la terra dove il futbol si gioca per le strade, dribblando gli alberi a ritmo di tango. Qui il popolo crede ancora nei miracoli e si sente protetto da quella “mano de Dios” che prima era di Maradona e poi è diventata di Papa Francesco. Poco importa se sacro e profano a queste latitudini finiscono sempre per mescolarsi... nella sofferenza più estrema la spirituali­tà può persino salvare delle vite.

RIPARTIRE. Gomez lo sa bene e in questi tre mesi ha sofferto e pregato per la sua grande famiglia bergamasca. «Siamo contenti di tornare in campo - ha dichiarato ai microfoni di Rai Radio Uno - proveremo a portare un po' di gioia alla gente che, almeno per qualche ora alla settimana, avrà la possibilit­à di pensare ad altro. Ovviamente, non possiamo riportare in vita tutti i morti che ci sono stati, ma almeno possiamo donare un po' di gioia e di allegria al popolo bergamasco». L’Atalanta ospiterà domenica prossima alle ore 19,30 il Sassuolo per il recupero della 25ª giornata. Un match che sancirà un nuovo inizio. Bergamo, infatti, è stata una delle città maggiormen­te colpite dal Covid-19. «Quando mi è capitato di andare a fare la spesa al supermerca­to, la gente mi chiedeva quando si sarebbe tornato a giocare. La gente ama il calcio, vive e respira di calcio...».

L'ESEMPIO DEL PAPU. Il numero 10 nerazzurro ha sposato la Dea dalla stagione 2014/15. «Quando ero in trattativa - ha ricordato - ho parlato con Denis e Maxi Morales che mi hanno raccontato della passione dei tifosi e di come la città ama la sua squadra». Con 223 presenze, 53 gol, 61 assist e un ruolo decisivo nel proiettare l’Atalanta tra le migliori 8 d’Europa, la “promozione” da campione a bandiera è davvero dietro l’angolo. «Sono una figura pubblica che ha una responsabi­lità. A volte cerco di dare una mano a quelli che hanno più bisogno, anche utilizzand­o la mia immagine. Ultimament­e abbiamo raccolto tanti soldi per l'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e di questo sono molto contento». E così ha sentito il dovere di raccontare la sua storia nel libro "Ciao, sono il Papu": «Volevo parlare del mio sogno, per trasmetter­e la mia passione ai bambini e far capire loro che lavorando tanto per un obiettivo è possibile raggiunger­lo. In Argentina ogni bambino cresce accanto a un pallone… non pensi ad avere la bella macchina, la bella casa e i soldi. L'unica cosa a cui pensi è giocare a calcio con gli amici ed essere felice».

Sei anni a Bergamo

Alejandro Gomez, 32 anni, gioca nell’Atalanta dalla stagione 2014/15. In precedenza era stato tre anni a Catania, dal 2010 al 2013

«Questa città ha sofferto troppo, proveremo a distrarla per novanta minuti»

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Gasperini e il Papu, allenatore e capitano della grande Atalanta

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