Scambiato per un assassino così la polizia fermò Danjuma
L’attaccante del Bournemouth: «Mi gridarono di tacere e di poggiare le mani sul finestrino»
Siviglia-Betis Granada-Getafe Valencia-Levante Espanyol-Alaves Celta Vigo-Villarreal Leganes-Valladolid Maiorca-Barcellona Athl.. Bilbao-Atl. Madrid Real Madrid-Eibar Real Sociedad-Osasuna 2-0 2-1 3-1 ieri
Levante-Siviglia oggi ore 19.30 Betis-Granada ore 22 Getafe-Espanyol domani ore 19.30 Villarreal-Maiorca ore 19.30 Barcellona-Leganes ore 22 Eibar-Athl. Bilbao mercoledì ore 19.30 Valladolid-Celta Vigo ore 19.30 Osasuna-Atl. Madrid ore 22 Alaves-Real Sociedad giovedì ore 19.30 Real Madrid-Valencia ore 22
Mani in alto: scambiato per un assassino, in arresto senza aver commesso reati. È l’assurda storia di Arnaut Groeneveld Danjuma, attaccante 23enne del Bournemouth. Una vicenda shock che ha raccontato lui stesso al “The Sun” e che risale al 16 marzo scorso, poco prima che in Inghilterra scattasse il lockdown. La morte di George Floyd, circa due mesi dopo, avrebbe scatenato le polemiche e il movimento anti-razzista in tutto il mondo. L’episodio, rivelato da Danjuma soltanto in questi giorni, ha suscitato scalpore visto lo stato d’agitazione. «Ero per strada e una pattuglia della polizia si fermò improvvisamente. Due ufficiali scesero dalla macchina e mi intimarono di tenere le mani sul tettino dell’automobile». Inizia così la testimonianza del classe 1997, arrivato in Premier League l’estate scorsa per circa 18 milioni di euro. Acquistato dal Bruges, era stato accostato anche al Milan. «Chiesi subito: perché mi fate questo? Che cosa ho fatto? Mi gridarono di tacere e di poggiare le mani sul finestrino. Non mi opposi, ma domandai di nuovo il motivo di quegli ordini… E invece niente, non mi diedero spiegazioni mentre aspettavano i rinforzi».
RIVELAZIONE. Una giornata da incubo, soprattutto perché l’olandese di origini nigeriane (è nato a Lagos) era totalmente inconsapevole di cosa stesse accadendo: «Arrivarono altri poliziotti, quindi chiesi di nuovo. È stato davvero imbarazzante, la gente passava e scattava le foto. Ero frustato, arrabbiato, urlai cose che non avrei dovuto. Alla fine un ufficiale mi disse: Non sei quello che stiamo cercando, puoi andare…. Stavano cercando un uomo che aveva accoltellato una persona». L’esterno offensivo, cresciuto nelle giovanili dell'Oss e del Psv, ha confidato di non aver mai ricevuto delle scuse per l'accaduto, mai riportato dai giornali per volontà del calciatore: il Bournemouth, infatti, gli aveva chiesto se volesse fare una dichiarazione attraverso i canali ufficiali del club, ma lui si era opposto per concentrarsi esclusivamente sul recupero dal brutto infortunio al piede che l'ha tenuto ai box da dicembre in poi. Arrivato per una cifra importante (contratto firmato fino al 2024), non è riuscito a sbloccarsi nelle prime 9 presenze in Premier. Certo non pensava che il blocco sotto porta, da lì a poco tempo, potesse diventare il problema minore. Il campionato dei "Cherries" riprenderà sabato 20 giugno contro il Crystal Palace. Danjuma sogna un nuovo inizio: il peggio è alle spalle, in tutti i sensi.