Corriere dello Sport

Scambiato per un assassino così la polizia fermò Danjuma

L’attaccante del Bournemout­h: «Mi gridarono di tacere e di poggiare le mani sul finestrino»

- Di Carlo Roscito

Siviglia-Betis Granada-Getafe Valencia-Levante Espanyol-Alaves Celta Vigo-Villarreal Leganes-Valladolid Maiorca-Barcellona Athl.. Bilbao-Atl. Madrid Real Madrid-Eibar Real Sociedad-Osasuna 2-0 2-1 3-1 ieri

Levante-Siviglia oggi ore 19.30 Betis-Granada ore 22 Getafe-Espanyol domani ore 19.30 Villarreal-Maiorca ore 19.30 Barcellona-Leganes ore 22 Eibar-Athl. Bilbao mercoledì ore 19.30 Valladolid-Celta Vigo ore 19.30 Osasuna-Atl. Madrid ore 22 Alaves-Real Sociedad giovedì ore 19.30 Real Madrid-Valencia ore 22

Mani in alto: scambiato per un assassino, in arresto senza aver commesso reati. È l’assurda storia di Arnaut Groeneveld Danjuma, attaccante 23enne del Bournemout­h. Una vicenda shock che ha raccontato lui stesso al “The Sun” e che risale al 16 marzo scorso, poco prima che in Inghilterr­a scattasse il lockdown. La morte di George Floyd, circa due mesi dopo, avrebbe scatenato le polemiche e il movimento anti-razzista in tutto il mondo. L’episodio, rivelato da Danjuma soltanto in questi giorni, ha suscitato scalpore visto lo stato d’agitazione. «Ero per strada e una pattuglia della polizia si fermò improvvisa­mente. Due ufficiali scesero dalla macchina e mi intimarono di tenere le mani sul tettino dell’automobile». Inizia così la testimonia­nza del classe 1997, arrivato in Premier League l’estate scorsa per circa 18 milioni di euro. Acquistato dal Bruges, era stato accostato anche al Milan. «Chiesi subito: perché mi fate questo? Che cosa ho fatto? Mi gridarono di tacere e di poggiare le mani sul finestrino. Non mi opposi, ma domandai di nuovo il motivo di quegli ordini… E invece niente, non mi diedero spiegazion­i mentre aspettavan­o i rinforzi».

RIVELAZION­E. Una giornata da incubo, soprattutt­o perché l’olandese di origini nigeriane (è nato a Lagos) era totalmente inconsapev­ole di cosa stesse accadendo: «Arrivarono altri poliziotti, quindi chiesi di nuovo. È stato davvero imbarazzan­te, la gente passava e scattava le foto. Ero frustato, arrabbiato, urlai cose che non avrei dovuto. Alla fine un ufficiale mi disse: Non sei quello che stiamo cercando, puoi andare…. Stavano cercando un uomo che aveva accoltella­to una persona». L’esterno offensivo, cresciuto nelle giovanili dell'Oss e del Psv, ha confidato di non aver mai ricevuto delle scuse per l'accaduto, mai riportato dai giornali per volontà del calciatore: il Bournemout­h, infatti, gli aveva chiesto se volesse fare una dichiarazi­one attraverso i canali ufficiali del club, ma lui si era opposto per concentrar­si esclusivam­ente sul recupero dal brutto infortunio al piede che l'ha tenuto ai box da dicembre in poi. Arrivato per una cifra importante (contratto firmato fino al 2024), non è riuscito a sbloccarsi nelle prime 9 presenze in Premier. Certo non pensava che il blocco sotto porta, da lì a poco tempo, potesse diventare il problema minore. Il campionato dei "Cherries" riprenderà sabato 20 giugno contro il Crystal Palace. Danjuma sogna un nuovo inizio: il peggio è alle spalle, in tutti i sensi.

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GETTY Toni Kroos festeggia con i compagni dopo aver sbloccato la gara contro l’Eibar
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GETTY Arnaut Danjuma, 23 anni

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