Corriere dello Sport

Superlavor­o Carpi per la promozione

IL TECNICO PUNTA GLI OTTAVI DELLA POULE PER IL TORNEO CADETTO

- Di Stefano Ferrari

Era il 10 giugno quando i giocatori del Carpi, praticamen­te tutti tranne un paio il cui esito del tampone Covid-19 era in leggero ritardo, solcavano i cancelli dello stadio “Cabassi” e, dopo tante settimane di allenament­i individual­i, iniziavano gli allenament­i collettivi. Il tutto, finalizzat­o alla ripresa del campionato che per il Carpi significa ottavi di finale dei playoff, data 9 luglio. In sostanza, quando di norma cominciano i test per il ritiro estivo.

Il Carpi arriva all’appuntamen­to carico a mille. La società che tre settimane fa è stata in pectore promossa in Serie B in quanto la più meritevole dal punto di vista del merito sportivo, secondo le indicazion­i Uefa all'epoca vidimate dopo regolare votazione dall'Assembea di Lega Pro, ci aveva visto lungo ed aveva continuato ad allenare i propri giocatori come se stesse aspettando di tornare in campo. Il Consiglio Federale ha dato ragione delle sensazioni.

Memore del passato, che dal punto di vista del regolament­i non è mai stato benevolo con i biancoross­i (si veda l'anno della retrocessi­one dalla massima serie, la condanna subita dal Palermo ed il Carpi che di conseguenz­a sarebbe rimasto in serie A), la società ci aveva visto lungo ed aveva continuato sotto l'egida di Giancarlo Riolfo, a tenere sulla corda i progiocato­ri. Come? Intanto nessuno aveva fatto ritorno alla propria residenza di origine, come invece avevano fatto le società che poi hanno rinunciato alla disputa dei playoff (si veda il Modena, ad esempio), ma viceversa tutti erano rimasti a Carpi, eccezion fatte per quei due o tre che abitano nei paraggi, come Saric che sta a Bondeno, al confine fra il Modenese ed il Ferrarese. In seconda battuta, con una forma fisica che è stata mantenuta attraverso tabelle “vere”, serie, fatiche che appena è stato possibile i tesserati del Carpi hanno tradotto dal tinello di casa al parco sotto casa, da lì al “Cabassi” dove cinque giorni fa si è ripreso a fare davvero sul serio. E poi con una determinaz­ione da parte della società che ha dato l'esempio.

Test sierologic­i a tutti in tempi non sospetti, tamponi, esiti immediati (tutti negativi) e subito in campo per riprendere a vincere, cioè èer riprendere la strada che si era interrotta oltre tre mesi fa quando l'Italia è entrata in lockdown ed il campionato di calcio di Serie C si è interrotto, fino ad ora. Il Carpi si è ritrovato senza infortunat­i, con tutti i giocatori a disposizio­ne, chi era acciaccato ha recuperato, chi doveva recuperare da un intervento chirurgico (vedi Vano, che era andato sotto i ferri durante la pausa invernale), si è ripreso. Ora è il Carpi ch è pronto per riprendere la sua corsa.

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LAPRESSE Giancarlo Riolfo

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