La nuova vita del Grosseto
Dopo diversi anni di purgatorio l’Us Grosseto 1912 è tornata nel mondo del professionismo collezionando due promozioni consecutive nelle ultime due stagioni. Un “capolavoro” quello compiuto dalla famiglia Ceri (Mario presidente e Simone co-presidente) del resto abituata in promozioni. Infatti, nelle ultime otto stagioni i Ceri, partendo dalla Terza Categoria con l’Ac Roselle, divenuta poi Us Grosseto nelle ultime tre stagioni, hanno ottenuto sei promozioni, due secondi posti e due successi nelle Coppe di categoria.
Una dirigenza, quindi, abituata al “fattore promozione” ma prima di tutto, abituata «ad una sana gestione della società». E così sarà anche per il prossimo impegno in serie C. «Il nostro obiettivo - afferma il presidente Mario Ceri - è disputare un campionato tranquillo con l’obiettivo della permanenza in categoria. Sappiamo benissimo che sarà un traguardo assai difficile perché la Serie C è molto impegnativa, ma cercheremo di dare il meglio di noi stessi ripartendo dal gruppo splendido di giocatori che ha conquistato la promozione con l’innesto, ovviamente, di alcuni giocatori.
E proprio perchè la nuova categoria richiede un impegno diverso «Chiaramente puntiamo molto sul sostegno delle diverse componenti, che costituiscono il tessuto cittadino a partire dall’Amministrazione comunale, con la quale abbiamo in programma degli incontri, e dagli enti pubblici oltre che dagli sponsor. Sicuramente non ci mancherà il supporto dei nostri tifosi meravigliosi che ci sono stati sempre vicini. La nostra filosofia è di mantenere un basso profilo perché solo con l’umiltà possiamo costruire qualcosa di importante per la nostra città e dare un senso di appartenenza alla nostra attività».
Dal punto di vista tecnico? «n linea di massima è certa la conferma di Lamberto Magrini, tecnico di grande esperienza, mentre per motivi familiari il direttore sportivo Egidio Bicchierai, che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto, ha dovuto rinunciare all’incarico. Ed ora stiamo valutando con calma la scelta del nuovo direttore sportivo e quella del segretario generale».