Sacchetti prepara l’ItalFortitudo
Con l’arrivo di Meo Sacchetti è cambiato decisamente il vento in casa Fortitudo. L’appeal del c.t. azzurro ha portato in breve un duplice vantaggio: se da un lato ha fatto convergere sulla Effe i riflettori dei media e degli sponsor a livello nazionale, dall’altro ha reso il club biancoblù una meta ancora più appetibile per giocatori italiani e stranieri.
Non è un caso che il primo acquisto del nuovo corso bolognese sia stato Leonardo Totè, lungo ventiduenne che proprio Sacchetti aveva inserito nel giro dell’Italia. E non è un caso che, oltre alle conferme di Fantinelli, Aradori e Mancinelli, con il destino del talento classe 2000 Dellosto che si deciderà in questi giorni, siano sotto la lente di osservazione della società altri giocatori che sono stati o sono di interesse nazionale: Giordano Bortolani, oggetto del desiderio anche di Brescia e Trento, Fabio Mian, che potrebbe uscire proprio dalla Dolomiti Energia, e Davide Alviti, che a 23 anni, dopo tre presenze con la Nazionale sperimentale e una stagione tra luci e ombre a Treviso, avrebbe bisogno del giusto palcoscenico per dimostrare di non essere una promessa incompiuta.
ASSETTO. Quella che sta nascendo è insomma una Fortitudo con una spiccata matrice italiana, fedele alla scelta di un assetto come il 3+7, con appena tre giocatori stranieri. Più una scommessa che un azzardo, considerando il fresco tesseramento di Adrian Banks, capocannoniere di Serie A nella scorsa stagione nelle file di Brindisi. Se il pivot Sims non esercitasse entro il 15 luglio la clausola di uscita dal contratto che lo lega alla Fortitudo fino a giugno 2021, e qualora davvero la società trovasse sul mercato un’ala forte titolare di alto livello, allora il club bolognese potrebbe contare su un quintetto estremamente competitivo, a fronte tuttavia di una panchina non altrettanto di valore. Il ritorno in regia di Gherardo Sabatini, tutto da scoprire in Serie A dopo un campionato da migliore assistman della A2, la conferma del trentasettenne Mancinelli e l’interessante Totè non danno oggi serenità nell’ottica del doppio impegno italiano ed europeo.
Da qui il ruolo centrale di Meo Sacchetti nel progetto. All’allenatore della Nazionale si chiederà di confermarsi abile nel raggiungere importanti traguardi senza disporre di squadre fortissime sulla carta. Dopo l’indimenticabile triplete a Sassari e la Coppa Italia vinta a Cremona, la Fortitudo sogna un posto al sole.
NOZZE. Intanto domani capitan Mancinelli convolerà a nozze con Lorenza Guerra Seragnoli, nipote dell’Emiro che fece grande l’Aquila e titolare dell’agenzia LGS SportLab, già vicina al mondo biancoblù. La data non è casuale: il 15° anniversario del secondo scudetto della Fortitudo. Il patron era Giorgio Seragnoli.
Con il c.t. al timone la squadra avrà solo tre stranieri e tanti italiani di qualità