Corriere dello Sport

CONTE: INTER, ZERO SCUSE

A poche ore dalla ripresa del campionato, il tecnico nerazzurro scuote i suoi uomini «Vincere e basta, tutti lo sanno: è arrivata l’ora di dare il massimo»

- di Adriano Ancona

L’ idea di Inter come una ciambella riuscita senza il buco, proprio non piace a Conte. Pretendere di più è legittimo, lasciarsi andare al concetto di stagione transitori­a forse un po’ meno. Così, con la ripresa del campionato alle porte e un recupero da non sbagliare domenica sera contro la Samp di Ranieri, l’asticella nerazzurra va ancora collocata in alto. «L’obiettivo è vincere, non esistono scorciatoi­e», ha chiarito l’allenatore dell’Inter alla tv cinese PP Sports, emittente del gruppo Suning. «E’ iniziato un bel percorso: sappiamo che lavorando in questa maniera si potrà crescere e diventare competitiv­i per qualcosa di importante. Bisogna sbagliare il meno possibile, non c’è bisogno di motivare i giocatori».

ERIKSEN INSERITO. Messaggio forte e chiaro, alla maniera di

Antonio Conte. Un sergente di ferro, quanto basta per avere ancora addosso il rimpianto di una finale di Coppa Italia svanita sei giorni fa. Quel che passa nella testa di Conte è lo stesso pensiero trasmesso anche ieri sera alla squadra, quando le prove tecniche di Inter-Sampdoria si sono trasferite sul manto di San Siro. Alle porte chiuse non si è mai abituati: la squadra nerazzurra lo ha già fatto cinque volte nell’ultimo anno e mezzo. Ma adesso è arrivato anche il momento del primo dentro o fuori in campionato. Con la missione di portarsi a -6 dalla vetta, e tenere accesa la speranza. Un girone fa, la vittoria sulla Sampdoria consegnava all’Inter la sesta giornata consecutiv­a al comando della classifica: striscia che non è più stata eguagliata. Ora c’è un Eriksen in più, nel motore interista. «Ho potuto lavorare con lui, sono riuscito a inserirlo nella maniera giusta e metterlo alla pari con i compagni», ha spiegato Conte. «Anche Sanchez è in buona condizione. Tutta la rosa è disponibil­e, abbiamo lavorato per rendere migliore l’Inter durante questo periodo di pausa. I calciatori sono consapevol­i che, se vogliamo lottare per vincere, ogni singolo deve alzare il proprio livello. Su questo vedo una grande dedizione».

CORRETTIVI E RISPOSTE. Già, le incognite della forma fisica unita alle nuove alchimie per questa Inter. «Ho sfruttato la sosta per apportare dei correttivi, ma è sempre la partita che può dare le risposte veritiere. Dobbiamo capire che tipo di problemi a livello di infortuni si possono incontrare», ha detto ancora Conte. Tra campionato e impegni di Europa League - la sfida col Getafe è diventata una gara unica, negli ottavi di finale - ci sono ancora discorsi aperti. A proposito, contro l’Inter gli spagnoli non avranno Vitorino Antunes: ieri c’è stata l’ufficialit­à della risoluzion­e contrattua­le del difensore portoghese. Intanto Conte guarda dritto negli occhi un obiettivo alla volta. «Servono lavoro, sacrificio, fatica e passione», ha spiegato l’allenatore. «Giocare con il pubblico è troppo importante, ma dobbiamo saper far fronte a questa emergenza sperando che quanto prima si possa risolvere. Il calcio è giusto che si condivida con la gente».

«Fatica, sacrificio, lavoro e passione: solo così si potrà arrivare in alto»

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GETTY Antonio Conte, 50 anni, è alla sua prima stagione con l’Inter

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