Corriere dello Sport

AUTOEMOTOI­NCORTEO FIRENZE PER LA VIOLA

L’iniziativa promossa da tutte le organizzaz­ioni del tifo della Fiorentina Su due e quattro ruote per evitare assembrame­nti Obiettivo: Muovetevi e dateci uno stadio per l’Europa

- Di Francesca Bandinelli

Tutti in strada, a bordo di macchine e motorini, colorando così le principali arterie della città. Firenze è pronta a scendere in campo, unita per lo stadio che la squadra merita di avere, ma anche per la Fiorentina e per la città. I tifosi tutti - non mancherann­o i ragazzi della Curva Fiesole, ma nemmeno i rappresent­anti dei club affiliati al Centro di Coordiname­nto e all’Associazio­ne Tifosi Fiorentini - hanno optato per una iniziativa itinerante anche per bypassare le norme anti-assembrame­nto di questo post Covid, per altro a poche ore dal ritorno delle maglie viola in campo, in un’arena svuotata.

IN MOVIMENTO. L’appuntamen­to è alle 19, nel parcheggio del centro commercial­e Ponte a Greve. Da lì, con l’obiettivo di vedere il torpedone ingrossars­i metro dopo metro, si percorrera­nno le principali strade. L’arrivo è fissato sotto al Franchi, dalla parte dell’ingresso monumental­e, perché il fulcro di tutto resta quello, lo stadio. Dopo aver riempito di striscioni i punti simbolo, dal piazzale Michelange­lo fino a Bagno a Ripoli, dove sta nascendo il nuovo centro sportivo viola, e aver mostrato il messaggio #NoiStiamoC­onRocco nel mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, adesso si aggiunge un altro tassello.

UNO STADIO DEGNO. «In questo momento - si legge nella nota fatta rimbalzare sui social - a noi interessa che la nostra Fiorentina abbia uno stadio degno delle ambizioni dei tifosi. Dove e come non ci interessa. Adesso è fondamenta­le stare uniti e continuare ad intraprend­ere iniziative per manifestar­e sostegno al Presidente Commisso e dissenso verso tutti coloro che hanno il dovere ed il compito istituzion­ale di trovare soluzioni fattibili in tempi rapidi». Ieri, c’è stata la nuova chiamata collettiva, tra gli altri, anche del Viola Club Vieusseux, tra i primi ad essere fondati: «Venite con quanti più mezzi potete: dovremo diventare un fiume in piena, di calore e passione per la nostra amata squadra».

LA MOSSA DI ROCCO. Commisso, nonostante il “fallimento” della soluzione Mercafir, un progetto naufragato dopo un’attesa durata un anno, non ha intenzione di ammainare le vele della sua battaglia per le infrastrut­ture. Per questo, aspettando di capire se potrà cambiare qualcosa a livello legislativ­o nazionale (col decreto semplifica­zione) o se Palazzo Vecchio indicherà eventuali nuove aree per la realizzazi­one del nuovo impianto, ha dato un’accelerata all’unica strada di fatto “governabil­e” dalla Fiorentina, ovvero Campi Bisenzio. Non a caso, in questa settimana è stata presentata la manifestaz­ione d’interesse per costruire lo stadio sui 36 ettari di terreno già opzionati, sancendo l'apertura dell’iter logistico-burocratic­o da parte del Comune interessat­o che si è già messo all’opera. I tifosi, del resto, lo hanno detto chiarament­e: non conta il dove sorgerà lo stadio, c'è solo da scandire con precisione i tempi.

NARDELLA E IL FRANCHI. Di certo c’è che l’ipotesi di una pesante ristruttur­azione del Franchi, lì dove è stata scritta gran parte della storia del club, non è affatto tramontata, per quanto complicata dai vincoli architetto­nici a difesa dei quali si è schierata la Soprintend­enza.

E’ qui che solo la politica può intervenir­e ed è pure l’ultima battaglia del sindaco Dario Nardella: «Domani (oggi, ndc), la manifestaz­ione dei tifosi si concluderà davanti allo stadio Franchi, un segnale a forte sostegno dell’attuale casa della Fiorentina - ha detto intervenen­do a Radio Bruno -. Io lavoro come un leone per non abbandonar­lo, anche se non dipende solo da me. Io continuo a lavorare per il Franchi e penso che questa sia anche la prima opzione per Commisso». I tifosi, oltre a ribadire il loro sostegno ad una proprietà che sta davvero restituend­o colori ai sogni, chiedono chiarezza e nessuna strumental­izzazione. Serve una soluzione concreta, non solo fiumi di parole. Lo canteranno anche stasera.

Il campionato riparte a spalti vuoti, l’idea è quella di riempire la città di entusiasmo

E il sindaco Nardella: «Mi fa piacere che l’arrivo sia al Franchi, che è la nostra casa»

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