AUTOEMOTOINCORTEO FIRENZE PER LA VIOLA
L’iniziativa promossa da tutte le organizzazioni del tifo della Fiorentina Su due e quattro ruote per evitare assembramenti Obiettivo: Muovetevi e dateci uno stadio per l’Europa
Tutti in strada, a bordo di macchine e motorini, colorando così le principali arterie della città. Firenze è pronta a scendere in campo, unita per lo stadio che la squadra merita di avere, ma anche per la Fiorentina e per la città. I tifosi tutti - non mancheranno i ragazzi della Curva Fiesole, ma nemmeno i rappresentanti dei club affiliati al Centro di Coordinamento e all’Associazione Tifosi Fiorentini - hanno optato per una iniziativa itinerante anche per bypassare le norme anti-assembramento di questo post Covid, per altro a poche ore dal ritorno delle maglie viola in campo, in un’arena svuotata.
IN MOVIMENTO. L’appuntamento è alle 19, nel parcheggio del centro commerciale Ponte a Greve. Da lì, con l’obiettivo di vedere il torpedone ingrossarsi metro dopo metro, si percorreranno le principali strade. L’arrivo è fissato sotto al Franchi, dalla parte dell’ingresso monumentale, perché il fulcro di tutto resta quello, lo stadio. Dopo aver riempito di striscioni i punti simbolo, dal piazzale Michelangelo fino a Bagno a Ripoli, dove sta nascendo il nuovo centro sportivo viola, e aver mostrato il messaggio #NoiStiamoConRocco nel mondo, dagli Stati Uniti alla Cina, adesso si aggiunge un altro tassello.
UNO STADIO DEGNO. «In questo momento - si legge nella nota fatta rimbalzare sui social - a noi interessa che la nostra Fiorentina abbia uno stadio degno delle ambizioni dei tifosi. Dove e come non ci interessa. Adesso è fondamentale stare uniti e continuare ad intraprendere iniziative per manifestare sostegno al Presidente Commisso e dissenso verso tutti coloro che hanno il dovere ed il compito istituzionale di trovare soluzioni fattibili in tempi rapidi». Ieri, c’è stata la nuova chiamata collettiva, tra gli altri, anche del Viola Club Vieusseux, tra i primi ad essere fondati: «Venite con quanti più mezzi potete: dovremo diventare un fiume in piena, di calore e passione per la nostra amata squadra».
LA MOSSA DI ROCCO. Commisso, nonostante il “fallimento” della soluzione Mercafir, un progetto naufragato dopo un’attesa durata un anno, non ha intenzione di ammainare le vele della sua battaglia per le infrastrutture. Per questo, aspettando di capire se potrà cambiare qualcosa a livello legislativo nazionale (col decreto semplificazione) o se Palazzo Vecchio indicherà eventuali nuove aree per la realizzazione del nuovo impianto, ha dato un’accelerata all’unica strada di fatto “governabile” dalla Fiorentina, ovvero Campi Bisenzio. Non a caso, in questa settimana è stata presentata la manifestazione d’interesse per costruire lo stadio sui 36 ettari di terreno già opzionati, sancendo l'apertura dell’iter logistico-burocratico da parte del Comune interessato che si è già messo all’opera. I tifosi, del resto, lo hanno detto chiaramente: non conta il dove sorgerà lo stadio, c'è solo da scandire con precisione i tempi.
NARDELLA E IL FRANCHI. Di certo c’è che l’ipotesi di una pesante ristrutturazione del Franchi, lì dove è stata scritta gran parte della storia del club, non è affatto tramontata, per quanto complicata dai vincoli architettonici a difesa dei quali si è schierata la Soprintendenza.
E’ qui che solo la politica può intervenire ed è pure l’ultima battaglia del sindaco Dario Nardella: «Domani (oggi, ndc), la manifestazione dei tifosi si concluderà davanti allo stadio Franchi, un segnale a forte sostegno dell’attuale casa della Fiorentina - ha detto intervenendo a Radio Bruno -. Io lavoro come un leone per non abbandonarlo, anche se non dipende solo da me. Io continuo a lavorare per il Franchi e penso che questa sia anche la prima opzione per Commisso». I tifosi, oltre a ribadire il loro sostegno ad una proprietà che sta davvero restituendo colori ai sogni, chiedono chiarezza e nessuna strumentalizzazione. Serve una soluzione concreta, non solo fiumi di parole. Lo canteranno anche stasera.
Il campionato riparte a spalti vuoti, l’idea è quella di riempire la città di entusiasmo
E il sindaco Nardella: «Mi fa piacere che l’arrivo sia al Franchi, che è la nostra casa»