La prima di Zenga? Un Cagliari senza i suoi veri assi
IL NUOVO TECNICO ALLE PRESE CON TANTI DUBBI DI FORMAZIONE
Dal 4-3-1-2 al 3-5-2 con almeno un dubbio per reparto e la voglia di ricominciare a stupire. Walter Zenga dirigerà l’ultima seduta questa sera ad Assemini, a 24 ore esatte dal fischio d’inizio della sfida di Verona che sancirà il suo ritorno nella massima serie italiana, ma le sue emozioni sono, per ora, congelate: tutte le energie sono rivolte alla costruzione di un Cagliari che sappia strappare un risultato positivo al Bentegodi.
I DUBBI. Non sarà certo facile iniziare così, con una squadra incerottata che oltre ai lungodegenti Pavoletti e Faragò dovrà fare a meno anche dei due elementi più rappresentativi in rosa. Mancheranno all’appello infatti sia il bomber Joao Pedro, si - soprattutto - Radja Nainggolan out per i postumi di un fastidio muscolare. E allora Zenga ha dovuto lavorare facendo prima di tutto la conta dei disponibili (mancherà all’appello anche l’infortunato Oliva che è alle prese con una distorsione alla caviglia destra), per poi passare alle indicazioni tattiche del Cagliari che ha in testa. Le prove sono state tante ma in linea di massima la compagine rossoblù sembra orientata verso un 3-5-2 che permetterebbe al tecnico isolano di avere maggiore copertura del campo in entrambe le fasi e soprattutto mantenere alta la pericolosità in attacco. Partendo dallo scacchiere predisposto per la sfida di Verona, la notte (e la rifinitura) gli porteranno i giusti consigli per scegliere le pedine migliori.
VERSO L’UNDICI. Con Cragno che ritroverà la maglia da titolare tra i pali, resta un posto da attribuire in una difesa nuova di zecca e formata da tre pedine. Ceppitelli e Pisacane sembrano in leggero vantaggio e in questo caso la terza maglia se la andrebbero a giocare Klavan e Cacciatore, con quest’ultimo che potrebbe tornare comodo anche come terzino aggiunto. Folta e agguerrita la linea mediana che avrebbe sugli esterni Nandez e Pellegrini, mentre in regia toccherà a
Cigarini orchestrare i tempi della squadra. Rog ha un posto assicurato e l’altra maglia resta in bilico tra Ionita, ormai recuperato dopo qualche fastidio, e uno tra Birsa e Pereiro. Ma l’uruguaiano potrebbe tornare utile anche in attacco come spalla di Simeone, sul quale graverà il peso del reparto offensivo cagliaritano. Accanto a lui, Zenga potrà puntare o su un altro attaccante come Paloschi o Ragatzu, ma anche su un centrocampista offensivo come appunto Pereiro, o anche Birsa a seconda delle scelte in mezzo. Ma a prescindere dai nomi scelti, l’allenatore milanese vuole vedere grinta, impegno e quei sistemi di gioco sui quali sta battendo, prima a distanza e poi da vicino, ormai da oltre tre mesi.
Nainggolan è out come Joao Pedro Simeone cerca la spalla d’attacco