Corriere dello Sport

Ronaldo: Lautaro? È già in una big Sanchez lo aspetto al Valladolid...

- Di Davide Palliggian­o

«Se fossi stato ancora calciatore, in questa quarantena avrei messo 5-6 chili. E difficilme­nte li avrei persi». L’umorismo di Ronaldo è il solito e il peso forma non è un suo cruccio, non lo è mai stato da quando ha smesso di giocare. Il Fenomeno è uno dei testimonia­l di Banco Santander, sponsor della Champions League che ha organizzat­o una chiacchier­ata in videoconfe­renza con quello che ora è il presidente del Valladolid: «Il calcio da tempo ha importanza nella vita sociale e tornare a giocare significa tanto per la gente». La formula della Champions a lui piace: «Format giusto per la competizio­ne, saranno sfide emozionant­i: vincerà chi rischierà di più».

SFIDAITALI­A-SPAGNA. Barça-Napoli all’orizzonte, ma anche altri due sfide d’Europa League che vedranno scontrarsi italiane e spagnole: «Saranno tutte partite belle e complicate - dice -. Il Napoli, dopo aver vinto la Coppa Italia, ne uscirà più forte. Il Barcellona lo affronterà probabilme­nte al Camp Nou e senza pubblico, ma la loro qualità resta intatta e la normalità vorrebbe che i blaugrana passino ai quarti. Tra Inter e Getafe vedo favoriti i nerazzurri, hanno più possibilit­à. Tra Siviglia e Roma, invece, la gara sarà equilibrat­a, non ho la minima idea di chi possa andare avanti».

«LAUTARO, SEI IN UNA BIG». Ronaldo si è escluso dalla classifica dei più grandi di sempre, nominando i suoi fantastici quattro in quest’ordine: «Pelé, Maradona, Messi, Cristiano», poi ha indicato Mbappé come suo “erede”: «È il giocatore che mi somiglia di più, per come corre, per come finalizza. Se al Valladolid avessi il budget del Real Madrid prenderei lui». Il suo pensiero all’Inter però è sempre presente e alle domande su Lautaro, ambito dal Barcellona, risponde così: «È un ottimo attaccante, ma è già in una grande squadra. Vedremo cosa accadrà durante il mercato, non saprei dire cosa sia meglio per lui. Posso solo augurargli il meglio». Il futuro dell’argentino è in dubbio come quello di due cileni della generazion­e d’oro, Alexis Sanchez e Arturo Vidal: «Sanchez ha fatto bene ovunque, ha grande qualità e se non avrà successo all’Inter qui al Valladolid c’è la porta aperta. Vidal potrebbe invece giocare in qualsiasi squadra del mondo». Chiusura amarcord, relativa al suo debutto a San Siro e alla straordina­ria doppietta del Chino Recoba che oscurò la sua prestazion­e nel 1997 contro il Brescia: «Un giocatore incredibil­e, siamo stati davvero bene insieme all’Inter. Quel giorno sorprese il mondo, ma non me. Aveva un sinistro che incantava».

Il Fenomeno

Il brasiliano Ronaldo, classe 1976, due volte campione del mondo, due volte vincitore del Pallone d’Oro: oggi è presidente del Real Valladolid

«Napoli più forte dopo la Coppa Italia ma il Barcellona resta favorito»

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ANSA Pelé abbraccia Ronaldo dopo la vittoria nel mondiale 2002

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