Gli 007 Figc da Balotelli
BRESCIA - Altra tappa delicata nella vicenda tra Mario Balotelli e il Brescia. Tutto questo mentre – ma i tempi si dilateranno ancora – davanti al Collegio Arbitrale è finita la richiesta del club di licenziare l'attaccante. Col quale ormai lo scontro è aperto, senza esclusione di colpi. E con l'inserimento graduale, neanche a dirlo, del procuratore Raiola.
INDAGINI. La querelle è storia ormai di inizio giugno. Ma il botta e risposta piccato ha fatto emergere una presunta negligenza da parte del club di Cellino – che vorrebbe la rescissione unilaterale del contratto – a effettuare i controlli medici obbligatori nel rispetto del protocollo. La società lombarda ha preso le distanze con decisione, altro capitolo di un tira e molla che ieri ha visto a Brescia gli ispettori della Procura Federale per le indagini del caso. Balotelli è stato ascoltato, per capirne meglio la versione. Di questi tempi, è un argomento da maneggiare con cura. Ma i problemi affondano le radici alle scorse settimane, e un rapporto ormai logoro. Compresa la fase in cui Balo ha fatto recapitare al Brescia un certificato medico: gastroenterite, niente allenamenti. Il tutto, dopo un periodo di guerra fredda per il comportamento di Mario. Che sabato ha poi pubblicato un video sui social, invitando i tifosi al centro sportivo per verificare l'impegno che ci stava mettendo.
ESENTATO. Rispedito a casa, martedì della settimana scorsa, quando Balotelli ha voluto comunque presentarsi al campo di Torbole Casaglia: il suo periodo di malattia non era ancora scaduto. Ormai, però, è sempre più un corpo estraneo alla squadra. Ed escluso, per forza di corse, dall'amichevole di mercoledì persa alla Dacia Arena contro l'Udinese. Il Brescia è proiettato verso la trasferta di lunedì con la Fiorentina. Senza Balotelli, sempre esentato fino a nuovo ordine.
Il giocatore ascoltato dalla Procura Il Brescia aspetta il Collegio Arbitrale