Corriere dello Sport

Reggiana in isolamento volontario

IN RITIRO PER PREPARARE MEGLIO LE SFIDE DEI PLAYOFF DI LUGLIO

- Di Massimo Boccucci

Ha scelto un altro lockdown la Reggiana, stavolta volontario. Nella clausura c'è la pesantezza del silenzio assoluto su quel che succede e ciò che pensano tecnico e giocatori. L'isolamento sembra un modo per esorcizzar­e la corsa playoff, lontanissi­ma per i granata che entreranno in gioco il 13 luglio con il vantaggio del 2° posto assoluto nei tre gironi, consideran­dolo evidenteme­nte un modo per allentare le pressioni nell'ambiente che sogna a occhi aperti la Serie B. Alvini dirige le operazioni al mattino al Fit Village e nel pomeriggio al centro sportivo di Cavazzoli dove si va avanti tra sedute sul campo e tamponi. L'accesso è riservato al solo gruppo squadra con prescrizio­ni rigide per stare nelle regole, mentre il resto è lavoro, meditazion­e e vissuto familiare distanzian­do anche i riflettori. Le storie si vivono nel segreto dello spogliatoi­o, come quella del portiere Giacomo Venturi che si divide tra il lavoro a testa bassa per farsi trovare pronto e le nozze fissate ormai da tempo per il 27 giugno.

CAMPO E CUORE. Venturi ha vissuto una stagione che ricorderà poiché cominciata con un ritiro sotto choc per l'infortunio per poi passare al ritorno in campo e le promesse del cuore alla sua Giulia. Jack ha sfidato il Coronaviru­s e, sapendo che la stagione si sarebbe dovuta concludere il 7 giugno con l'ultimo atto dei playoff, ha deciso di far scorrere il corso delle cose senza cambiare nulla del copione della vita. Ha 28 anni e ha scelto la sua strada per sfruttare al massimo il finale di stagione, dopo l'approdo alla Reggiana l'estate scorsa avendo chiuso il bel ciclo triennale al Ravenna, e coronare il sogno d'amore. Per niente al mondo avrebbe rinunciato a tutto questo. Avrebbe fatto, invece, volentieri a meno dell'incubo cominciato il 23 luglio dula rante il ritiro al campo di Carpineti, dove nella partitella venne raggiunto al volto da un violento calcio di un compagno di squadra perdendo conoscenza per diversi secondi. Sono scattati i soccorsi e la lunga degenza. Ci sono voluti 6 mesi per giocare la prima partita, a metà gennaio, colleziona­ndo 8 presenze fino al blocco del campionato.

LO STORE. A Reggio Emilia torna a vivere anche lo store, che riapre questa mattina con nuovi articoli griffati Regia: sarà aperto tutti i venerdì e sabato dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30.

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