A SPASSO CON LA ROSSA
Alle 6.30 Leclerc è uscito dalla sede Ferrari ed ha guidato per Maranello sino alla pista di Fiorano
Un “buongiorno” speciale quello che ha ricevuto questa mattina Maranello e, idealmente, tutto il mondo dei motori. A darlo è stato Charles Leclerc che, alle 6.30 precise, si è messo alla guida della SF100, la monoposto F1 di questa stagione pronta a partire dopo il lockdown, ed è uscito dai cancelli della Gestione Industriale Ferrari, nella storica sede voluta dal Drake in via Abetone Inferiore.
Leclerc ha imboccato la strada di fronte, quella che sfiora l’ingresso della Gestione Sportiva da dove da sempre, anche prima dell’ampliamento di alcuni anni fa, sono state sfornate le vetture che hanno partecipato ai Mondiali di F1: ha girato per via Dino Ferrari entrando in quarta marcia davanti alla Galleria, ha poi girato a destra dove il Comune di Maranello lascia il posto a Fiorano ed ha varcato i cancelli del circuito, in via Gilles Villeneuve.
Non un tracciato qualsiasi, ma l'anello sul quale dal 1972, anno della sua costruzione, fino all’ingresso delle regole che contingentano le prove dei team di F1, la Ferrari ha scaldato motori e ruote delle proprie monoposto.
Da lì Charles non è entrato in pista, ma è passato a destra del circuito, lambendo gli stabilimenti Ferrari, dove accanto alla produzione di vetture F1 era in piena attività, con il termine del turno della notte, la produzione delle vetture stradali.
Così, dopo ben centodieci giorni, gli uomini in rosso hanno riacceso il motore della SF1000: un momento dall’alto valore simbolico per tutto il mondo dei motori, della produzione industriale e dello sport italiano e internazionale in questo momento post Covid-19. Il tutto in attesa di percorrere davvero i tre chilometri scarsi e le tredici curve del circuito modenese fra qualche giorno. La Ferrari, come prevede il regoFerrari lamento Fia, effettuerà un test con la monoposto di due anni fa per allenare Leclerc, Sebastian Vettel e i meccanici in vista dell’Austria. Anche se c’è il massimo riserbo su data e luogo, la scelta dovrebbe cadere proprio su Fiorano un giorno della prossima settimana. «Non sono uno che ama alzarsi dal letto all’alba, ma questa mattina c’era un ottimo motivo per farlo - ha scritto sui social Leclerc -. Forse abbiamo svegliato qualcuno, ma è stato bello guidare sulle strade di Maranello la SF1000. È stata una grande emozione poter tornare in macchina: rientrare nell’abitacolo mi ha fatto sentire come essere di nuovo a casa. Ci è sembrato un modo bello e divertente per dire che siamo pronti ad andare in pista. Non vedo l’ora di poter guidare la SF1000 in Austria».
Quello che il giovane monegasco forse non sa, e che alimenta il ricordo del mito, è che Enzo il 12 marzo del 1947, a poche settimane dal passaggio dell’azienda da Modena a Maranello, varcò quello stesso cancello; con la prima vettura che portava il suo nome, la 125 S, ai sui primi vagiti.
Una mattinata rumorosa e movimentata dal pilota monegasco, che ha portato forza e buon umore a tutta la comunità maranellese, duramente provata dai mesi di lockdown. «Nessun disturbo Charles, Maranello ti ha già perdonato: il tuo speciale 'buongiorno' ha illuminato la città con un lampo di emozione indescrivibile - ha scritto il sindaco di Maranello Luigi Zironi -. Certe cose possono accadere solo qui, dove questa mattina il cuore pulsante del made in Italy ha voluto accelerare i battiti in vista della ripartenza. Per rialzarsi e tornare a correre, al mattino c'è bisogno di questa energia».
La stessa magia 73 anni dopo il Drake
La 125 S, prima monoposto a portare il nome di Enzo Ferrari, ritratta all’ingresso dell’Officina Classiche di Maranello. Il Drake la guidò oltre quel cancello il 12 marzo 1947. Una magia che Charles Leclerc ha potuto rivivere 73 anni dopo al volante della SF1000, destinata al Mondiale di Formula 1 che partirà il 5 luglio
«Forse ho svegliato qualcuno, ma è stato bello poter tornare al volante»