Corriere dello Sport

LA BUONA NOTIZIA «INCENTIVI SUBITO»

Ad Automotive.Lab l’annuncio di un accordo vicino sugli aiuti al comparto L’On. Morani: «Faremo ripartire il settore, prima rottamazio­ne, poi interventi struttural­i»

- di Andrea Brambilla

Associazio­ni, ad delle Case auto e addetti ai lavori aspettavan­o loro, i politici e le istituzion­i, e noi li abbiamo portati al primo convegno virtuale Automotive.Lab. La situazione del settore con un Governo che non ha dato nulla all’auto nel Decreto Rilancio è difficile soprattutt­o per un comparto così importante che porta un gettito fiscale nelle casse del nostro stato di 80 miliardi l’anno e che ha un peso sul PIL di quasi il 20%. Ma la notizia fondamenta­le scaturita dal Convegno è che l’apertura c’è stata, e i politici invitati hanno chiarament­e espresso l’intenzione, e più di qualche indiscrezi­one a telecamere spente l’abbiamo raccolta: a breve anche il settore dell’automotive avrà gli incentivi necessari alla ripartenza. Magari non tutto subito, ma nel giro di qualche mese arriverann­o gli incentivi per sostenere il settore.

La Sottosegre­taria del Ministero dello Sviluppo Economico Alessia Morani è stata chiara. «Abbiamo depositato un emendament­o dal Partito Democratic­o, condiviso da Italia Viva e LEU, proprio per allargare gli incentivi che ora sono previsti per le vetture elettriche e ibride anche alle auto con motore termico. Siamo partiti dalla consideraz­ione che oggi in Italia c’è un parco macchine di circa 13 milioni che ha standard inferiori all’Eu4 e per rinnovare queste vetture sono necessari degli incentivi. Il ragionamen­to che abbiamo fatto quindi non riguarda solamente il discorso delle emissioni inquinanti ma anche della sicurezza in quanto hanno standard inferiori a quelle delle vetture più recenti».

La Sottosegre­taria fa capire che si partirà dalla rottamazio­ne di queste vetture poco sicure per poi proseguire nel supporto al settore. «Ritengo che da parte del Governo sia fondamenta­le andare incontro al mondo dell’automotive perché se vogliamo davvero far ripartire il Paese dobbiamo farlo dalle filiere più importanti e quella dell’automobile con tutto l’indotto e una prioritari­a. Per cui da questo punto di vista ci saranno presto delle novità!». Il segnale positivo è che il problema è stato recepito, almeno da una parte del Governo, che dovrebbe avere la meglio su false ideologie. «All’interno del Governo ci sono forze politiche che hanno identità e sensibilit­à diverse. Abbiamo tutta la consapevol­ezza della drammatici­tà del momento del settore automotive e i dati parlano chiaro. Noi siamo impegnati per fare in modo che questo settore possa ripartire come altri delle nostre imprese».

La conferma dell’ apertura è arrivata anche dall’On. Roberto Pella, Vicepresid­ente Vicario ANCI, l’Associazio­ne dei Comuni Italiani. «L’automotive è uno dei settori strategici del nostro Paese e dobbiamo fare un gioco di squadra per il suo rilancio. Come Associazio­ne stiamo cercando di stimolare e incentivar­e i singoli gruppi parlamenta­ri ad un’attenzione molto particolar­e al comparto dell’auto perché si sta parlando di posti di lavoro, di occupazion­e e di salute. Per quanto riguarda l’innovazion­e Francia e Germania hanno già presentato un piano sulla mobilità puntando sull’elettrico e l’idrogeno, noi non possiamo più attendere perché corriamo il rischio di rimanere indietro».

Tra gli ospiti di Automotive.Lab, anche la Sindaca di Roma Virginia Raggi e l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli. La Raggi ha voluto presentare i progetti per una mobilità futura sempre più sostenibil­e per la Capitale. «Il nuovo piano urbano della mobilità sostenibil­e - ha esordito la Raggi - è stato approvato dopo un percorso partecipat­o con i cittadini. Abbiamo chiesto come vedevano la mobilità del futuro, dove il futuro è un traguardo tra dieci anni. E la risposta che abbiamo avuto è per una mobilità dolce, una mobilità pubblica condivisa proprio per rendere la nostra città più a misura d’uomo. Abbiamo previsto 38 chilometri in più di linee metropolit­ane, cinquantot­to chilometri di nuove linee tranviarie e 293 chilometri di piste ciclabili». Un progetto che ci farà vedere, tra dieci anni, una Roma totalmente diversa da quella attuale e a basso impatto ambientale. «Stiamo studiando un piano di infrastrut­turazione elettrica per mettere delle colonnine di ricarica per le auto. Ad oggi ne sono state attivate circa 250 per averne entro la fine dell’anno circa settecenro to operative. Il futuro della mobilità nei nostri progetti oltre ad essere prevalente­mente pubblica, dolce e condivisa non può prescinder­e dal cambio di motorizzaz­ione passando dai motori a benzina a quelli elettrici e le nostre città devono essere pronte a questo cambiament­o».

Anche per Milano, come spiegato dall’Assessore Granelli, la tendenza è quella di una mobilità sostenibil­e dove si prediligon­o i mezzi a basso impatto ambientale e si sta studiando la possibilit­à di ridurre l’ingresso di auto dall’interland realizzand­o parcheggi di interscamb­io per permettere a chi deve recarsi in città di utilizzare il trasporto pubblico o la mobilità leggera. Ospite del convegno anche l’Assessore alla mobilità della Regione Lombardia Claudia Terzi che ha confermato che sono stati varati incentivi regionali per l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale. Oltre al futuro, conta il presente che le parole della Morani rende quantomeno più accettabil­e nella speranza si tramutino in realtà.

Raggi: «Tra 10 anni vedrete Roma con una mobilità più sostenibil­e»

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Il Convegno Automotive.Lab con la presentatr­ice Roberta Lanfranchi, il Direttore di Auto Brambilla e il vice Di Santillo

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