LA BUONA NOTIZIA «INCENTIVI SUBITO»
Ad Automotive.Lab l’annuncio di un accordo vicino sugli aiuti al comparto L’On. Morani: «Faremo ripartire il settore, prima rottamazione, poi interventi strutturali»
Associazioni, ad delle Case auto e addetti ai lavori aspettavano loro, i politici e le istituzioni, e noi li abbiamo portati al primo convegno virtuale Automotive.Lab. La situazione del settore con un Governo che non ha dato nulla all’auto nel Decreto Rilancio è difficile soprattutto per un comparto così importante che porta un gettito fiscale nelle casse del nostro stato di 80 miliardi l’anno e che ha un peso sul PIL di quasi il 20%. Ma la notizia fondamentale scaturita dal Convegno è che l’apertura c’è stata, e i politici invitati hanno chiaramente espresso l’intenzione, e più di qualche indiscrezione a telecamere spente l’abbiamo raccolta: a breve anche il settore dell’automotive avrà gli incentivi necessari alla ripartenza. Magari non tutto subito, ma nel giro di qualche mese arriveranno gli incentivi per sostenere il settore.
La Sottosegretaria del Ministero dello Sviluppo Economico Alessia Morani è stata chiara. «Abbiamo depositato un emendamento dal Partito Democratico, condiviso da Italia Viva e LEU, proprio per allargare gli incentivi che ora sono previsti per le vetture elettriche e ibride anche alle auto con motore termico. Siamo partiti dalla considerazione che oggi in Italia c’è un parco macchine di circa 13 milioni che ha standard inferiori all’Eu4 e per rinnovare queste vetture sono necessari degli incentivi. Il ragionamento che abbiamo fatto quindi non riguarda solamente il discorso delle emissioni inquinanti ma anche della sicurezza in quanto hanno standard inferiori a quelle delle vetture più recenti».
La Sottosegretaria fa capire che si partirà dalla rottamazione di queste vetture poco sicure per poi proseguire nel supporto al settore. «Ritengo che da parte del Governo sia fondamentale andare incontro al mondo dell’automotive perché se vogliamo davvero far ripartire il Paese dobbiamo farlo dalle filiere più importanti e quella dell’automobile con tutto l’indotto e una prioritaria. Per cui da questo punto di vista ci saranno presto delle novità!». Il segnale positivo è che il problema è stato recepito, almeno da una parte del Governo, che dovrebbe avere la meglio su false ideologie. «All’interno del Governo ci sono forze politiche che hanno identità e sensibilità diverse. Abbiamo tutta la consapevolezza della drammaticità del momento del settore automotive e i dati parlano chiaro. Noi siamo impegnati per fare in modo che questo settore possa ripartire come altri delle nostre imprese».
La conferma dell’ apertura è arrivata anche dall’On. Roberto Pella, Vicepresidente Vicario ANCI, l’Associazione dei Comuni Italiani. «L’automotive è uno dei settori strategici del nostro Paese e dobbiamo fare un gioco di squadra per il suo rilancio. Come Associazione stiamo cercando di stimolare e incentivare i singoli gruppi parlamentari ad un’attenzione molto particolare al comparto dell’auto perché si sta parlando di posti di lavoro, di occupazione e di salute. Per quanto riguarda l’innovazione Francia e Germania hanno già presentato un piano sulla mobilità puntando sull’elettrico e l’idrogeno, noi non possiamo più attendere perché corriamo il rischio di rimanere indietro».
Tra gli ospiti di Automotive.Lab, anche la Sindaca di Roma Virginia Raggi e l’Assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli. La Raggi ha voluto presentare i progetti per una mobilità futura sempre più sostenibile per la Capitale. «Il nuovo piano urbano della mobilità sostenibile - ha esordito la Raggi - è stato approvato dopo un percorso partecipato con i cittadini. Abbiamo chiesto come vedevano la mobilità del futuro, dove il futuro è un traguardo tra dieci anni. E la risposta che abbiamo avuto è per una mobilità dolce, una mobilità pubblica condivisa proprio per rendere la nostra città più a misura d’uomo. Abbiamo previsto 38 chilometri in più di linee metropolitane, cinquantotto chilometri di nuove linee tranviarie e 293 chilometri di piste ciclabili». Un progetto che ci farà vedere, tra dieci anni, una Roma totalmente diversa da quella attuale e a basso impatto ambientale. «Stiamo studiando un piano di infrastrutturazione elettrica per mettere delle colonnine di ricarica per le auto. Ad oggi ne sono state attivate circa 250 per averne entro la fine dell’anno circa settecenro to operative. Il futuro della mobilità nei nostri progetti oltre ad essere prevalentemente pubblica, dolce e condivisa non può prescindere dal cambio di motorizzazione passando dai motori a benzina a quelli elettrici e le nostre città devono essere pronte a questo cambiamento».
Anche per Milano, come spiegato dall’Assessore Granelli, la tendenza è quella di una mobilità sostenibile dove si prediligono i mezzi a basso impatto ambientale e si sta studiando la possibilità di ridurre l’ingresso di auto dall’interland realizzando parcheggi di interscambio per permettere a chi deve recarsi in città di utilizzare il trasporto pubblico o la mobilità leggera. Ospite del convegno anche l’Assessore alla mobilità della Regione Lombardia Claudia Terzi che ha confermato che sono stati varati incentivi regionali per l’acquisto di vetture a basso impatto ambientale. Oltre al futuro, conta il presente che le parole della Morani rende quantomeno più accettabile nella speranza si tramutino in realtà.
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