#Sport4Recovery: l’obiettiv o è riaprire tutto lo sport organizzato
ROMA - Lo slogan è intuitivo #Sport4Recovery. Scatta così la campagna per far ripartire lo Sport. Si tratta di una nuova iniziativa globale unisce la comunità sportiva per incoraggiare la politica a riaprire in sicurezza eventi sportivi e partecipazione dei tifosi assolutamente indispensabili perché tutto sia come prima. E’ stata presentata ieri #Sport4Recovery, la campagna che ha l’obiettivo di spingere e magari convincere i responsabili politici a riaprire seguendo i protocolli di sicurezza lo sport ed è stata ideata da un gruppo di organizzazioni - tra cui anche Infront provenienti da diversi sport e altri stakeholders. Oltre alla politica, la campagna punta a dialogare con la comunità scientifica per evidenziare l’importanza dello sport per il recupero della salute mentale e fisica, nonché per mobilitare atleti e appassionati di sport. «Crediamo che lo sport possa servire da modello per altri settori della società nel dimostrare e promuovere l’organizzazione di attività sicure e controllate e chiediamo alle organizzazioni sportive di tutto il mondo di unirsi al nostro movimento», a parlare è Sarah Lewis, segretario Generale dell’International Ski Federation (FIS) e dell’Associazione delle Federazioni degli sport invernali olimpici internazionali (AIOWF). Aggiunge Patrick Comninos, CEO della Basketball Champions League: «Con l’interruzione dello sport organizzato siamo in una situazione di enorme incertezza per tutto il nostro settore, compresi praticanti e giovanili, che è stato modellato e cresciuto per decenni e ha una funzione sociale chiave nell’impatto economico». Il manifesto della campagna si fonda su alcune richieste: riconoscere l’importanza dello sport organizzato per il benessere che dà a chi lo pratica, collaborare con le federazioni e gli organi di governo per protocolli dettagliati, che consentano la riapertura delle strutture e dei centri sportivi per l’allenamento e le competizioni, tutelare il settore dello sport da ulteriori danni economici e strutturali, semplificare le norme di viaggio e di trasferta nazionali e internazionali per atleti élite, squadre e funzionari, in linea con i protocolli di sicurezza, considerare le esigenze di ogni singolo sport; supportare gli sport femminili sia a livello di base, sia di élite e tenere conto dell’importanza dello sport per le persone diversamente abili. Tutto in linea con quel che accade per il resto delle attività, dai cinema ai teatri. Tra i sostenitori della campagna c’è Filippo Tortu, uno di cui