Corriere dello Sport

Le feste e gli assembrame­nti in città fanno scoppiare le polemiche. L’Oms accusa: «Sciagurati»

Mertens osannato. Al belga viene riservato il coro di Maradona: «Sai perché mi batte il corazon?»

- di Fabio Mandarini @RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Gattuso e Maksimovic hanno appena conquistat­o la Coppa Italia rispettiva­mente come allenatore e difensore del Napoli, ma a vederli in mezzo alla gente sono sempliceme­nte Rino e Nikola: due tifosi, due uomini felici. «Feeerma. Ferma un attimo», dice il tecnico a voce alta ai tifosi che urlano per lui e per la squadra. «Cantatemi ‘Un giorno all’improvviso’. Andiamooo». E la stazione di Afragola si trasforma nella Curva B. Niko, nel frattempo, sta provando a tornare a casa a bordo di un taxi ma s’imbatte nella folla in festa: che fare? Facile: sbuca dal finestrino, tipo i Duke di Hazzard, e si unisce alla sbornia di canti e di gioia del popolo: «Oje vita, oje vita miaaa». Che spettacolo. Sì, uno spettacolo autentico cominciato all’Olimpico, subito dopo la vittoria, e andato avanti fino a notte fonda tra il treno e la città. Con queste due scene su tutti. Facciamo tre: Mertens che dal ventre di un altro taxi riprende i tifosi che gli dedicano il coro che fu di Diego: «Oh mamma mamma mamma, sai perché mi batte il corazon? Ho visto Ciro Mertens. Innamorato son». Adios.

AVANTI E INDIETRO. E allora, la notte infinita. La più bella, quella di Coppa: un film da Oscar scritto tra sabato e mercoledì, tra il San

Paolo e l’Olimpico, che ha ottenuto un tale successo di pubblico e critica da scatenare un assembrame­nto. Sì dice così, di questi tempi: sei o addirittur­a settemila, le persone che hanno letteralme­nte coperto piazza Garibaldi, quella della stazione centrale di Napoli, in attesa della squadra. Un bel problema, soprattutt­o per l’ordine pubblico: tant’è che il treno partito da Roma fa avanti e indietro sui binari. Ovvero: il piano originario di arrivare ad Afragola viene cambiato in corsa perché c’è voglia di fare festa con il popolo azzurro, ma una volta alla Centrale le forze dell’ordine spiegano che sarebbe impossibil­e garantire un controllo adeguato e così il gruppo ritorna ad Afragola.

SAN PAOLO E CENA. Una tiritera che comincia alle 2.15 e finisce alle 3.30, quando Gattuso e i suoi fanno capolino con la coppa nella stazione del comune limitrofo, decisament­e più controllab­ile, al cospetto di millecinqu­ecento tifosi: tutto più gestibile. La parentesi di Rino capo-tifoso che saluta tutti dicendo "forza Napoli!" e quella di Maksimovic che canta con la gente la canzone del soldato innamorato sono decisament­e le più belle e intense, ma significat­ivo è anche il coretto maradonian­o dedicato a Mertens. Mister 122 e 2022: Dries, il re del gol e l’idolo della città. Ma di applausi, baci e abbracci ce n’è per tutti: da capitan Insigne, Koulibaly, e Meret a Milik, autore del decisivo tiro dal dischetto. «A tirare l’ultimo rigore non ero solo… Con me c’era un Mister, una Squadra, un Gruppo, una Città intera… Il mio primo trofeo. La felicità. Forza Napoli», il messaggio social di Arek. Per la cronaca, è Gattuso a portare la coppa con sé in macchina; Rino che ieri ha cenato con il ds Giuntoli, a casa sua, e che oggi, invece, porterà tutta la squadra a mangiare fuori e a brindare dopo l’allenament­o. In programma ancora una volta al San Paolo.

Il treno di ritorno da Roma spostato ad Afragola: motivi di ordine pubblico

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MOSCA Nikola Maksimovic in fase d’impostazio­ne contrastat­o da Dybala

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