Tifosi inferociti E #SarriOut diventa virale
Il giorno dopo è tutto un processo. Anzi, almeno sui social, quello nei confronti di Maurizio Sarri era già cominciato ben prima della lotteria dei rigori. La costruzione dell'hashtag ormai è semplice: cancelletto («#»), si prende il cognome di un allenatore, si aggiunge «Out» senza spazi. E in questo caso i detrattori del Comandante han dovuto rispolverare quel #SarriOut che solo il lockdown aveva messo in cassetto.
Perché il popolo bianconero non sembra proprio riuscire a gradire la presunta svolta con Sarri in panchina: questo non vuol dire che sia particolarmente nutrito il partito di chi rimpiange Max Allegri, ma fin dall'inizio la scelta sarrista ha lasciato parecchio scetticismo.
E IL GIOCO? Tornando indietro di un anno e qualche giorno, anche l'arrivo a Torino di Sarri era stato accolto dall'indifferenza generale.
Nella terra dove vincere è l'unica cosa che conta, ora si contesta chi oltre a non far risultato sta proponendo un gioco mediocre: è questo il tema più gettonato sui social. Facendo tornare virale un colorito estratto della conferenza d'addio di Allegri: «Ci sono allenatori che vincono e allenatori che non vincono mai. Se uno non vince mai ci sarà un motivo? E qua mi fermo altrimenti viene giù tutto...». Se mal comune è mezzo gaudio, va sottolineato come Sarri sia comunque in compagnia: perché anche le orecchie di Fabio Paratici staranno fischiando parecchio a giudicare dall'ondata di critiche che non solo su twitter sono riesplose dopo il flop di Coppa Italia.