Conte c’è ancora se batte la Samp

Juventus 63 punti, Lazio 62, Inter 54. Per sapere se dovremo parlare di duello o di lotta a tre sarà sufficiente aspettare domani sera, dopo il recupero dell’Inter contro la Sampdoria. In caso di vittoria dei nerazzurri, a contendersi lo scudetto sarebbero ancora tre squadre, racchiuse in 6 punti, dai 63 della capolista ai 57 dell’Inter. Con dodici giornate da disputare, con lo scontro diretto Juventus-Lazio in programma alla 34ª, l’Inter dovrà sentirsi di nuovo in corsa, in piena corsa.

Sulla squadra di Sarri e su quella di Conte pesa l’effetto negativo della Coppa Italia. La Juventus l’ha persa in finale ai rigori meritando di perderla ben prima. Non solo, viste le sue condizioni, avrebbe rischiato qualcosina anche in semifinale se Rebic non avesse deciso di lasciare il Milan in 10 dopo un quarto d’ora. L’Inter, che si era infuriata per il calendario troppo impegnativo con tre partite (fra Coppa Italia e recupero di campionato) da giocare nel giro di 9 giorni, ha risolto il problema alla base facendosi eliminare dal Napoli in semifinale. Non avvertirà troppo la stanchezza, ma i problemi di monotonia tattica andranno comunque risolti, visto che si erano manifestati nell’ultima parte della stagione prima del virus. Delle ultime quattro partite ufficiali, Conte ne ha perse tre (con Napoli, Lazio e Juventus) e pareggiata una, quella che è costata al San Paolo l’eliminazione dalla Coppa Italia.

Della Lazio si sa soltanto che durante l’interruzione del campionato, a differenza di Juventus e Inter ha tenuto tutti i suoi stranieri sott’occhio, tranne gli indisponibili nessuno ha lasciato la capitale e questo è un aspetto significativo sulla volontà e la convinzione della squadra di Inzaghi. Prima dello stop, volava, ora chissà. Alla solita incertezza per la corsa allo scudetto, se ne aggiunge un’altra che rende questo lungo finale ancora più elettrizzante: l’incognita sulla condizione di molte squadre.