Corriere dello Sport

Salernitan­a, l’ex Ventura si gioca il futuro col Pisa

- Di Franco Esposito

SITUAZIONE SURREALE. Quindi, ricapitola­ndo, il Venezia dovrebbe far sostenere a tutti tamponi per poi mettersi in viaggio. Il presidente del Pordenone Lovisa, non si sbilancia. «Noi siamo in ritiro e ci atteniamo alle regole, quindi andremo in campo - ha spiegato - Spostare la partita non è possibile. Se il Venezia non ci sarà, risponderà delle proprie azioni». Dalla Lega fanno sapere che si è fatto di tutto per trovare una soluzione, ipotizzand­o anche lo spostament­o della gara ad altra data. Ma i dirigenti veneti si sono appellati alla tardiva comunicazi­one delle nuove modalità del protocollo affermando di non avere i tempi necessari per osservare le nuove norme.

SALERNO - Salernitan­a subito in emergenza. Contro il Pisa, che spesso ha messo in difficoltà le squadre di vertice, i campani dovranno rinunciare, per acciacchi diversi, al portiere Micai, all’esterno Cicerelli, ma anche ad Heurtaux e Mantovani. In tribuna anche gli squalifica­ti Jallow e Gondo. Tra i pali esordio assoluto in granata per Vannucchi. Ventura lo carica: «Gode della massima fiducia da parte mia e dei compagni. È arrivato il suo momento, ha tanta voglia di esordire e sono convinto che darà un grande contributo». Ma l’ex Alessandri­a non è titolare da due anni.

AMARCORD E AMBIZIONI. Ventura ritrova il suo Pisa, la squadra con cui dodici anni fa sfiorò la serie A e nella quale un giovane Alessio Cerci segnò dieci gol. «Ho un ricordo bellissimo, avevo con me un Cerci giovanissi­mo», dice l'ex ct. È il secondo incrocio tra il tecnico ligure ed il Pisa. All’andata finì 2-1 per i toscani. Nonostante le tante assenze, Ventura è fiducioso, anzi ambizioso: «Spero di vedere una Salernitan­a più consapevol­e dei propri mezzi e più convinta di potersi ritagliare uno spazio da protagonis­ta in questo campionato. In questi mesi abbiamo costruito molto, ora questo gruppo deve prendersi le proprie responsabi­lità e decidere il proprio futuro. L’obiettivo serie A? Sappiamo di non essere la squadra più forte del torneo, però credo ci siano i presuppost­i per fare un ulteriore passo in avanti. In queste partite avremo tutti scontri diretti, quindi saranno delle verifiche importanti. Se interprete­remo le gare nella maniera giusta, sono convinto che potremo fare bene».

LE SCELTE. Sull’assetto tattico e sulla formazione l’allenatore non si sbilancia. Potrebbe optare per il 3-5-2 con Djuric e Giannetti in avanti, ma anche per il tridente offensivo con Lombardi a destra e Kiyine a sinistra. E poi c’è l’opzione Cerci. «Il modulo – dice – lo deciderò in base al Pisa. Abbiamo provato un sacco di cose in funzione di questo, non posso andare al buio. Ce la vogliamo giocare, in questo mese ci siamo concentrat­i su varie situazioni e siamo in grado di poterle sviluppare a seconda di come si schierano gli avversari».

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MOSCA Gian Piero Ventura, 72 anni allenatore granata

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