Salernitana, l’ex Ventura si gioca il futuro col Pisa
SITUAZIONE SURREALE. Quindi, ricapitolando, il Venezia dovrebbe far sostenere a tutti tamponi per poi mettersi in viaggio. Il presidente del Pordenone Lovisa, non si sbilancia. «Noi siamo in ritiro e ci atteniamo alle regole, quindi andremo in campo - ha spiegato - Spostare la partita non è possibile. Se il Venezia non ci sarà, risponderà delle proprie azioni». Dalla Lega fanno sapere che si è fatto di tutto per trovare una soluzione, ipotizzando anche lo spostamento della gara ad altra data. Ma i dirigenti veneti si sono appellati alla tardiva comunicazione delle nuove modalità del protocollo affermando di non avere i tempi necessari per osservare le nuove norme.
SALERNO - Salernitana subito in emergenza. Contro il Pisa, che spesso ha messo in difficoltà le squadre di vertice, i campani dovranno rinunciare, per acciacchi diversi, al portiere Micai, all’esterno Cicerelli, ma anche ad Heurtaux e Mantovani. In tribuna anche gli squalificati Jallow e Gondo. Tra i pali esordio assoluto in granata per Vannucchi. Ventura lo carica: «Gode della massima fiducia da parte mia e dei compagni. È arrivato il suo momento, ha tanta voglia di esordire e sono convinto che darà un grande contributo». Ma l’ex Alessandria non è titolare da due anni.
AMARCORD E AMBIZIONI. Ventura ritrova il suo Pisa, la squadra con cui dodici anni fa sfiorò la serie A e nella quale un giovane Alessio Cerci segnò dieci gol. «Ho un ricordo bellissimo, avevo con me un Cerci giovanissimo», dice l'ex ct. È il secondo incrocio tra il tecnico ligure ed il Pisa. All’andata finì 2-1 per i toscani. Nonostante le tante assenze, Ventura è fiducioso, anzi ambizioso: «Spero di vedere una Salernitana più consapevole dei propri mezzi e più convinta di potersi ritagliare uno spazio da protagonista in questo campionato. In questi mesi abbiamo costruito molto, ora questo gruppo deve prendersi le proprie responsabilità e decidere il proprio futuro. L’obiettivo serie A? Sappiamo di non essere la squadra più forte del torneo, però credo ci siano i presupposti per fare un ulteriore passo in avanti. In queste partite avremo tutti scontri diretti, quindi saranno delle verifiche importanti. Se interpreteremo le gare nella maniera giusta, sono convinto che potremo fare bene».
LE SCELTE. Sull’assetto tattico e sulla formazione l’allenatore non si sbilancia. Potrebbe optare per il 3-5-2 con Djuric e Giannetti in avanti, ma anche per il tridente offensivo con Lombardi a destra e Kiyine a sinistra. E poi c’è l’opzione Cerci. «Il modulo – dice – lo deciderò in base al Pisa. Abbiamo provato un sacco di cose in funzione di questo, non posso andare al buio. Ce la vogliamo giocare, in questo mese ci siamo concentrati su varie situazioni e siamo in grado di poterle sviluppare a seconda di come si schierano gli avversari».