GIMBO: SE NON CI SONO I TIFOSI, NON È ATLETICA
Tamberi torna a gareggiare nell’alto oggi a Formia ma non si sente fuori dal periodo dell’emergenza «Dopo il rinvio di Tokyo ho lavorato a basso regime La parte “viva” mi aspetta ad agosto Il telo sul materasso è inutile, ma se devo metterlo lo metto» «Gi
Equindi “Gimbo” uscì a riveder le stelle. Ci perdonerà il Sommo Poeta, ma l’impressione che Gianmarco Tamberi in questi giorni trasmette è proprio di colui il quale ne ha ufficialmente abbastanza dell’inferno. Certo, ora il capitano azzurro è atteso dal “purgatorio” - le mille restrizioni anti-Covid, soprattutto l’assenza dell’amata claque che ritma con le mani la sua rincorsa e letteralmente respira con lui - ma piuttosto che niente è sempre meglio piuttosto, come si suol dire. Oggi Formia, domenica Ancona. In mezzo, giovedì alle 19, la sfida in streaming con lui, sempre da Ancona, “al fianco” dell’amico Stefano Sottile da Giaveno (Torino), contro il campione europeo Mateusz Przybylko dall’Olympiastadion di Berlino e il leader stagionale (con 2.33) Jamal Wilson dalle Bahamas. Fino all’altroieri c’era invece il “lockdown”, la convivenza con la fidanzata Chiara, il campo d’allenamento allestito in giardino, le foto per gli sponsor, le chiacchierate in diretta Instagram con tanti amici, tra i quali Jovanotti e l’ex pornoattore Rocco Siffredi (con “Gimbo” rosso pompeiano per l’imbarazzo). Ora Tamberi, 28 anni compiuti 19 giorni fa, vuole soltanto la pedana, l’asticella da superare, l’atletica. Ripartendo dal 2.31 saltato a Siena il 29 febbraio.
“Gimbo”, rieccoci. Impressioni? «Tornare in pedana sarà la controfigura di una sottospecie di normalità, ma sarà comunque molto significativo per mettere un punto a un periodo difficile per tutti. Saranno gare organizzate per spezzare la routine degli allenamenti, ai quali è importante alternare la parte agonistica».
A che punto si trova?
«Fino ad aprile mi sono allenato in casa, stavo bene ed ero contento di come il corpo reagiva. Dallo spostamento dei Giochi ho allentato un po’ le redini con sessioni a basso regime per poter ripartire alla grande. Nessun allenamento di forza specifico e, non potendo andare in pedana, niente velocità. Tante cose che poi da maggio, con la Fase 2, abbiamo cercato di armonizzare nuovamente. La parte “viva” mi aspetta ad agosto».
Perdoni la domanda da gonzo: con il telo obbligatorio da mettere sul materasso come farà? «Ne ho preso uno, 4 metri per 3, da regolamento. Se poi vuole sapere se lo ritengo utile, dico di no, ma mi adeguo. E comunque non mi infastidisce metterlo e toglierlo».
Non si danneggerà con i chiodini delle scarpe?
«Ah, penso che questo problema si proporrà per gli astisti».
Domanda non da gonzo (forse): senza pubblico come farà?
«Una condanna, sarà difficile trovare stimoli. Per questa ragione fatico a chiamarle “gare” se non c’è nessuno a guardare, a darti la sua energia, a gasarsi. Uscirà comunque fuori qualcosa di meglio rispetto all’allenamento».
Sarebbe da gonzo invece proporle di sopperire con la musica?
«No, ma sarebbe comunque un palliativo. Non c’è niente come lo stadio».
Si è divertito a organizzare la competizione in streaming?
«Molto! E poi siamo tutti amici e non vediamo l’ora di vedere cosa succederà. Ad ogni modo nessuno si aspetta di fare misure di un certo tipo, più che altro vogliamo offrire l’immagine della ripartenza. Poi, oggi come oggi, se salteremo 20 cm in meno nessuno verrà a dirci “Sei finito”».
Sarà una gara a punti...
«...e a squadre: Italia contro resto del mondo. Perché è bello dare anche un’idea di unione. Saranno assegnati un punto per le misure da 2 a 2.10, 2 da 2.10 a 2.20, 4 da 2.20 a 2.30. Un punto in meno per ogni errore».
Ci siamo divertiti molto con il salto con l’asta in giardino tra Kendricks,DuplantiseLavillenie.Credesi possano offrire spunti divertenti anche in questo periodo? «Penso che l’atletica abbia bisogno come l’aria di qualcosa di nuovo che possa appassionare e magari riuscire a prendere quella fetta di pubblico che non ha. La Nazionale sta tornando competitiva, la Fidal sta rilanciando il movimento ma serve sempre un po’ di brio in più. Un po’ come fece il rugby qualche anno fa».
OcomelasuaamataNba,cheafine luglio ripartirà da Disney World? «Operazione più per rilanciare l’economia che lo spettacolo. Chiuderanno tutti in una bolla per tutelare i giocatori. Era comunque giusto ripartire anche per loro. Una macchina del genere, con partite ogni due-tre giorni, non puoi tenerla ferma. Quanto ai pronostici non credo ci saranno sorprese».
Restando negli States, come ha vissuto il caso Floyd?
«Ho trovato la vicenda scandalosa, imbarazzante, e sono convinto che la gente debba farsi sentire. Non si può restare in silenzio. Ho visto manifestazioni pacifiche e altre no. E queste ultime certo non le giustifico».
Lasentiamoparticolarmentecoinvolto.
«Da matti. Lo dico sempre che mi sento più nero che bianco».
Aluglio,perlei,nientegare.Poiperò gliAssolutidiPadova,infineRoma. E in mezzo?
«Aspettiamo il calendario definitivo. Forse Ostrava. Comunque sia, ovunque ci sarà il salto in alto io ci sarò».