Pella: Si sostiene questo settore solo a parole
La doccia gelata è arrivata a mezza mattinata. I dubbi c’erano già prima, ma in fondo erano un po’ meno rispetto a quelli di qualche settimana fa e l’ottimismo aveva conquistato qualche anima pura. Invece... «In Commissione Bilancio sono stati respinti tutti gli emendamenti sul comparto automotive - spiega l’on. Roberto Pella (Fi) - come sempre si sostiene il settore, così cruciale per l’economia del nostro Paese, solo a parole e non nei fatti. Il nostro Gruppo alla Camera, infatti, aveva presentato un corposo pacchetto di emendamenti al decreto rilancio in grado di prevenire il collasso del settore automotive, drammaticamente colpito dall’emergenza Covid-19. Grazie alle nostre proposte, ci sarebbe stato un forte aumento dei fondi per la rottamazione, incentivi per i nuclei famigliari più fragili, anche tramite una detassazione della “prima auto”, modifiche sostanziali all’ecobonus e la sospensione dell’ecomalus, l’equiparazione del trattamento delle auto aziendali agli standard europei, un bonus per le autovetture in stock». «Inoltre - prosegue Pella, vice presidente dell’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani - con i Comuni si é avviato un confronto per la pianificazione condivisa dei piani mobilità e l’interrelazione con la mobilità dolce e quella pubblica. Un investimento così strategico per il futuro della vivibilità urbana non può escludere i primi attori del settore, cioè le auto coinvolte, tramite l’ACI, anche nel monitoraggio dei dati sul traffico. Occorre sostenere provvedimenti per stimolare i consumi. Francia e Germania hanno già finanziato la mobilità, puntando su elettrico e idrogeno. Noi corriamo il rischio di rimanere indietro».