Corriere dello Sport

GP AL MUGELLO, È FATTA!

L’Italia ha ottenuto una seconda gara mondiale, che Liberty ufficializ­zerà tra dieci giorni Il 13 settembre la Rossa correrà in casa il 1000º GP Martedì anteprima con un test di Leclerc e Vettel

- Di Fulvio Solms

Sembra troppo bello per essere vero, eppure è entrambe le cose: l’Italia avrà un secondo gran premio che si correrà al Mugello il 13 settembre, nella domenica successiva a Monza. E in fondo a queste due righe un medico aggiungere­bbe s.c., salvo complicazi­oni, per mettersi al sicuro da possibili imprevisti perché la situazione Covid tende sì al migliorame­nto, ma resta magmatica.

Non c’è ancora la firma ma un accordo preciso sì, per l’inseriment­o del nuovo evento – inedito per la pista toscana – nel calendario che Liberty Media ha intenzione di diffondere lunedì 29, apertura della settimana che ci condurrà finalmente alla partenza del Mondiale (GP d’Austria il 5 luglio). Tanta riservatez­za e tanta prudenza sono dovute al fatto che una qualsiasi scossa sul fronte Covid potrebbe far tremare i programmi.

LA CELEBRAZIO­NE. E’ felice in un modo speciale la Ferrari, non tanto e non solo per l’orgoglio di ospitare il Mondiale di Formula 1 nel suo splendido impianto toscano già da anni sede del GP motomondia­le (e a suo tempo di memorabili test privati della Rossa), ma per l’occasione unica di celebrare in casa il millesimo gran premio iridato della sua storia. Un traguardo cui è stata dedicata la sigla della macchina di quest’anno: SF1000.

Poi dalla presentazi­one a Reggio Emilia è successo di tutto: il rinvio del GP Cina a data da destinarsi (e dopo mesi è ancora lì appeso), ciò che ha fatto slittare il 1000º GP ferarrista dal Canada alla Francia, quindi il mondo che serra le porte e il calendario che viene giù come un castello di carte.

Liberty ci ha lavorato come potrebbero fare dei restaurato­ri con il mosaico staccatosi dalla parete. E lo sta ancora facendo: ha infatti deciso di prendersi tutto il tempo possibile fino alla partenza del Mondiale, per annunciare un nuovo calendario che abbia una stabilità. Sul GP del 13 settembre restano poi da definire alcuni aspetti, prevalente­mente organizzat­ivi.

Paradossal­mente il Mugello diventa sede ideale di un GP di Formula 1, per le stesse identiche ragioni che gliel’hanno finora impedito: la logistica è complicata, le strade d’accesso sono inadeguate per i flussi legati a un’ordinaria corsa del Mondiale, ma di questi tempi tutto si traduce nel vantaggio di controllar­e facilmente gli accessi e impedire l’arrivo in massa dei tifosi. Tra l’altro il tracciato è sormontato da un alto muro di cemento che ne impedisce la vista.

TUTTO IN UN GIORNO. La Ferrari si ritrova anche un secondo jolly tra le mani, meno eclatante rispetto al 1000º GP ma con una sua importanza: ha deciso di girare proprio lì al Mugello con i suoi piloti, nel test con macchina vecchia (la SF71H del 2018) per testare i protocolli Covid in vigore dal GP d’Austria. Una giornata sola, martedì prossimo, divisa tra i due titolari.

L’idea di Fiorano era sembrata adeguata a una prova di questo tipo, poi è stata accantonat­a per due ottime ragioni: la prima è tecnica e si riferisce al fatto che se davvero Charles Leclerc e Sebastian Vettel si tolgono la ruggine di dosso, è bene che lo facciano su una pista con grandi sollecitaz­ioni laterali per il collo; la seconda è di sicurezza, dopo aver notato che giovedì a Fiorano un bel po’ di appassiona­ti si erano raccolti attorno già alle 7.30 del mattino, ringalluzz­iti dalla sveglia data da Leclerc in giro per le strade di Maranello con la SF1000.

A far buon peso aggiungete l’occasione ghiotta di far “ripassare” la lezione ai piloti prima di una corsa vera, che dà punti...

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ANSA Fernando Alonso in una sessione di test effettuata dalla Ferrari al Mugello nel corso del Mondiale 2012

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