Corriere dello Sport

Pep: «Razzisti che vergogna» Ma nel 1997...

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BARCELLONA - A pochi minuti dal secco 3-0 rifilato dal suo Manchester City all’Arsenal del vecchio braccio destro Mikel Arteta, Pep Guardiola ha preso posizione, in modo piuttosto forte, a favore del movimento Black Lives Matter. «Dobbiamo chiedere scusa ai neri per come noi bianchi li abbiamo trattati negli ultimi 400 anni», il mea culpa pronunciat­o dall’eroe nazionale catalano. «È una cosa che mi fa vergognare. Forse le nuove generazion­i capiranno meglio di noi che siamo tutti esseri umani e ogni piccolo gesto è importante». Fin qui tutto bene. Peccato, però, che gli implacabil­i media iberici abbiano scavato nei vecchi archivi, ripescando alcune dichiarazi­oni a caldo del miglior discepolo di Johan Cruyff, al termine del Clasico del Camp Nou del 10 maggio del 1997, che non sembrano fare troppo onore a chi le ha pronunciat­e. I cronisti che lo stringono d’assedio gli comunicano che l’ex interista Roberto Carlos, atterrato nel pianeta Liga proprio in quella stagione, si era lamentato per il trattament­o ricevuto dai tifosi locali, che avevano accompagna­to ogni suo tocco di palla con quello che il diretto interessat­o definiva «il verso del Macaco». Pep è sibillino: «Questo signore parla molto, anche troppo. È qui da troppo poco tempo per poter sparare giudizi di questo tipo». Il terzino brasiliano se ne va avvilito e, l’anno successivo, viene accolto nella cattedrale blaugrana da uno striscione vergognoso: «Macaco, Fiocco di Neve non ha la fidanzata». Fiocco di neve, per la cronaca, era l’attrazione dello zoo di Barcellona, un rarissimo esemplare di gorilla albino. Nuovi argomenti per i detrattori di Guardiola.

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