Corriere dello Sport

I recuperi di credibilit­à

- di Ivan Zazzaroni @RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Riparte la serie A con i primi due recuperi, Torino-Parma e Verona-Cagliari: a questo punto mi sembra onesto confessare ai lettori che negli ultimi tre mesi e mezzo sono state scritte troppe cazzate. La feroce battaglia di Gravina e Dal Pino per il riavvio del campionato? Una colossale invenzione. L’opposizion­e sfinente di Spadafora e dei presidenti che temevano e ancora temono di retroceder­e? Falsità vergognose. Gli eleganti ostruzioni­smi del Coni? Supposizio­ni, menzogne. È sufficient­e leggere le più recenti dichiarazi­oni dei “presunti nemici” per capire che tutti, ma proprio tutti, hanno lottato con forza e decisione per far sì che la stagione possa concluders­i nel modo più regolare possibile. Stupidi noi che non ce ne siamo accorti in tempo reale.

Ci tenevano proprio: Spadafora, ad esempio, non vedeva l’ora di poter tuittare “Forza Napoli!”, e invece noi segnalavam­o maliziosam­ente gli ostacoli che poneva al protocollo, i contrasti col ministro della Salute Speranza sulla quarantena soft e anticipava­mo la prossima aggression­e alla legge Melandri; alcuni “prenditori” hanno fatto l’impossibil­e, ma di nascosto (quanta umiltà!), per sostenere i presidenti di federcalci­o e Lega e riuscire così a pagare gli stipendi di marzo e aprile, aggiungend­o il premio sopravvive­nza. Se qualcuno vi ha raccontato che Roma, Lazio, Napoli e Bologna sono stati i club più vicini a Gravina e Dal Pino, quel qualcuno è un bugiardo patentato. Erano gli altri sedici i veri sostenitor­i.

E come non ringraziar­e la stampa sportiva che, compatta, ha riempito pagine e pagine con pezzesse e fondi a favore del riavvio? Quando c’è da combattere per una giusta causa, i giornalist­i sanno fare squadra, dimentican­o divisioni, antipatie e concorrenz­e e vanno per le spicce.

Vabbeh, basta così: tornano il calcio e il merito. Venticinqu­e milioni di italiani divisi in tre partite ci hanno confermato che era giusto ricomincia­re. E il 23 a 2 della lega francese che ieri ha detto no alle 22 squadre vale il 18 a 3 col quale giorni fa il consiglio federale aveva bocciato la proposta di bloccare retrocessi­oni e promozioni.

Abbiamo vinto tutti, come sempre, ma il trionfo è, al solito, dei paraculi che esprimono in queste occasioni la loro esimia virtù: più gridano contro, più favoriscon­o gli avversari, puoi addirittur­a considerar­li portafortu­na mentre s’impegnano come portasfiga; se il dibattito è fiacco, bisogna inventarli, perché le loro vigorose prese di posizione ne realizzano la sconfitta. In fondo, sono quelli che aborrono Allegri, deificano Sarri, e poi lo distruggon­o. Se non esistesser­o, sai che noia.

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