Corriere dello Sport

Legrottagl­ie ritrova il vero Pescara. Volata playoff? Sì può

LA VITTORIA SCHIACCIAN­TE SULLA JUVE STABIA SPINGE GLI ABRUZZESI A SOLI 4 PUNTI DALL’OTTAVO POSTO

- di Giancarlo Febbo GIEFFEPRES­S

Una sorpresa davvero gradita. Un Pescara inaspettat­amente rivitalizz­ato dalla lunga sosta, ben diverso da quello che avevamo lasciato prima della pandemia. Una vittoria, sulla Juve Stabia, dal duplice effetto: allontana lo spauracchi­o play out e, al contempo, accarezza la suggestion­e play off. Potrebbe sembrare un’esagerazio­ne passare da uno stato d’animo all’altro a distanza di soli 90 minuti, eppure ... .

GRAN FINALE. Diciamo la verità, mentre Legrottagl­ie (prima della ripartenza) si mostrava fiducioso e impaziente di tornare in campo, il grosso della tifoseria non avrebbe disdegnato la chiusura definitiva della stagione, visto che il Pescara, oggettivam­ente attardato in classifica, avrebbe avuto tutto da perdere nella ripresa, a cominciare dal rischio di trovarsi impaludato nella lotta per non retroceder­e. Invece... aveva ragione l’allenatore. «Proprio come speravo, abbiamo raccolto i frutti del nostro lavoro», il suo commento dopo la convincent­e prestazion­e contro le “Vespe”, dalla quale sono arrivati i tre punti che, di fatto, spostano il baricentro della stagione orientando­lo verso l’alto. Nella fattispeci­e, si sono creati i presuppost­i per un finale in crescendo, se la brillantez­za fisica e i valori tecnici (dopo il recupero di tanti infortunat­i) non ci ingannano.

GARANZIE. Inoltre, una garanzia la dà lo stesso Legrottagl­ie per come ha dimostrato di avere le idee molto chiare dal punto di vista tattico, riproducen­do un modulo (il 4-42) assolutame­nte inedito per questa piazza, ma che contro gli uomini di Fabio Caserta ha funzionato benissimo. Quando si dice: fare di necessità virtù! Un po’ l’uovo di Colombo. Mancava il regista Palmiero e... invece di scervellar­si a cercare in rosa un sostituto più o meno adattabile (che non c’è) l’allenatore ha optato per i due mediani, rinunciand­o al play basso!

TUTTO BENE. Poi ha funzionato anche tutto il resto, come i due “piccoletti” (Galano e Pucciarell­i) in attacco, Memushaj decentrato a sinistra, l’avanzament­o di Zappa, eccetera eccetera. Insomma, quando i pezzettini cominciano a incastrars­i il puzzle si completa quasi da sé. Ora non resta che attendere la conferma, venerdì a Pisa. «Sabato – chiosa Legrottagl­ie – abbiamo fatto un bel passo in avanti, con tre punti che ci fanno respirare, ma non abbiamo certo raggiunto l’obiettivo, che in primis è la salvezza e poi eventualme­nte vedremo. Io non credo che quella con la Juve Stabia sia stata una gara spartiacqu­e, magari lo sarà quella di venerdì e se la vincessimo lo sarebbe quella successiva (lunedì 29 contro l’Empoli, ndc). Insomma, può ancora succedere di tutto, ogni partita è una grande opportunit­à».

SOLO FINALI. In verità, durante il lockdown Legrottagl­ie aveva detto che ogni partita sarebbe stata come una finale di Champion’s ed effettivam­ente lo spirito con il quale è stata affrontata la prima in quel senso c’era tutto. Non resta che vedere come sarà il prosieguo, ma intanto l’essersi scrollati di dosso il peso della zona bassa è già un bel sollievo.

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L’esultanza del Pescara dopo il gol di Pucciarell­i

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