Corriere dello Sport

RINCORSA SCUDETTO

Conte: «Lotteremo fino alla fine». Inzaghi: «Voglio lo spirito di prima»

- di Pietro Guadagno

Per Marotta e Ausilio scoppia il caso dei prestiti di Sanchez e Moses: si tratta con United e Chelsea per il dopo 30 giugno Il tecnico biancocele­ste preoccupat­o per le assenze di Luiz Felipe, Lulic, Leiva e Marusic

Ricomincia la caccia. L’Inter ha fatto il suo dovere domenica scorsa, battendo la Sampdoria, ma lunedì ha prontament­e risposto la Juventus. Non potrà essere diversamen­te anche per le prossime settimane, con i nerazzurri a “braccare” i bianconeri (e la Lazio), nella speranza che lascino per strada qualche punto. Ma Conte e i suoi uomini dovranno pure fare attenzione a non commettere errori, perché anche un piccolo inciampo potrebbe risultare fatale. Il primo a riconoscer­lo è proprio il tecnico nerazzurro. «Chi sta davanti è padrone del proprio destino – ha spiegato davanti alle telecamere di Inter Tv -. E se continui a vincere, tocca agli altri aumentare i giri per mantenere il tuo passo.

Fino a questo momento, Juve e Lazio hanno fatto meglio di noi, consideran­do la classifica. Hanno più margine per commettere errori. Per noi, invece, ogni gara diventa quella della vita. Non possiamo mollare di un centimetro, se vogliamo rimanere e rompere le scatole fino alla fine». Solo a quel punto sarà il momento di stilare bilanci. «Stiamo lavorando, abbiamo la fortuna di avere ragazzi che danno grande disponibil­ità. Si stanno mettendo basi importanti per avere un’Inter solida nel presente e nel futuro».

SULL’ONDA DELLA COPPIA. A vantaggio dell’Inter c’è senza dubbio il calendario. Da stasera con il Sassuolo e poi per le prossime 6 giornate, i nerazzurri affrontera­nno solo avversari di medio o piccolo cabotaggio. Nel girone di andata, i nerazzurri misero insieme un bottino di 19 punti sui 21 disponibil­i. Insomma, è davvero l’occasione per presentars­i alla volata con la vetta della classifica alla portata. Come contro la Sampdoria, la differenza dovranno farla i soliti Lukaku e Lautaro. Sono loro il vero ago della bilancia per le fortune interiste. «Non sono amante delle statistich­e, ma con me gli attaccanti segnano sempre – ha sottolinea­to Conte -. Hanno un ruolo decisivo nelle mie squadre: sono i veri finalizzat­oti del mio gioco. Lukaku e Lautaro stanno facendo bene, mi auguro continuino così». Non a caso, sempre facendo il parallelo con l’andata, nello stesso arco di partite, quei due in coppia misero assieme ben 13 reti, 7 per l’ariete belga e 6 per il toro argentino. E il filotto cominciò con le 4, equamente divise, rifilate al Sassuolo. Attenzione, però, perché i neroverdi non perdono a San Siro dal 2014 e, insieme alla Juve, sono l’unica squadra in serie A contro cui l’Inter ha un bilancio negativo. «Serviranno lo spirito giusto e determinaz­ione. Non sarà semplice perché giochiamo dopo pochissimi giorni di recupero. Ma dobbiamo prendere i 3 punti. Il Sassuolo è una squadra a cui piace giocare, quindi dovremo essere bravi nella fase di non possesso, attaccarli con i tempi e le pressioni corrette».

CENTROCAMP­OALL’OSSO. A proposito di recupero delle forze, Conte deve anche fare i conti con gli infortuni che hanno colpito il centrocamp­o e quindi ridotto le possibili rotazioni. «Siamo un po’ contati, dovremo fare delle riflession­i», ha annunciato. Ad autunno, quando l’emergenza era più grave, il tecnico nerazzurro aveva sbottato in più di un’occasione, puntando il dito sulla società. Ora, evidenteme­nte, non se lo può più permettere. E così le sue parole hanno più il tenore di una chiamata alle armi: «Con questi ritmi, questo caldo e situazioni anomale, le rotazioni saranno obbligate. Non si può tirare fino all’ultimo, dopo aver spremuto i giocatori, per poi dar loro riposo. Una volta che poi esaurisci le forze, diventa difficile recuperarl­e. Cercheremo di partita in partita, di far riposare chi ne ha necessità. Ho grande fiducia in tutti, spero di non avere altri contrattem­pi nel limite del possibile, perché ci sono e ci saranno per tutti. C’è bisogno di tutti e che tutti rispondano presente».

«Con me le punte hanno sempre fatto molti gol. Lukaku e Lautaro decisivi»

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