RINCORSA SCUDETTO
Conte: «Lotteremo fino alla fine». Inzaghi: «Voglio lo spirito di prima»
Per Marotta e Ausilio scoppia il caso dei prestiti di Sanchez e Moses: si tratta con United e Chelsea per il dopo 30 giugno Il tecnico biancoceleste preoccupato per le assenze di Luiz Felipe, Lulic, Leiva e Marusic
Ricomincia la caccia. L’Inter ha fatto il suo dovere domenica scorsa, battendo la Sampdoria, ma lunedì ha prontamente risposto la Juventus. Non potrà essere diversamente anche per le prossime settimane, con i nerazzurri a “braccare” i bianconeri (e la Lazio), nella speranza che lascino per strada qualche punto. Ma Conte e i suoi uomini dovranno pure fare attenzione a non commettere errori, perché anche un piccolo inciampo potrebbe risultare fatale. Il primo a riconoscerlo è proprio il tecnico nerazzurro. «Chi sta davanti è padrone del proprio destino – ha spiegato davanti alle telecamere di Inter Tv -. E se continui a vincere, tocca agli altri aumentare i giri per mantenere il tuo passo.
Fino a questo momento, Juve e Lazio hanno fatto meglio di noi, considerando la classifica. Hanno più margine per commettere errori. Per noi, invece, ogni gara diventa quella della vita. Non possiamo mollare di un centimetro, se vogliamo rimanere e rompere le scatole fino alla fine». Solo a quel punto sarà il momento di stilare bilanci. «Stiamo lavorando, abbiamo la fortuna di avere ragazzi che danno grande disponibilità. Si stanno mettendo basi importanti per avere un’Inter solida nel presente e nel futuro».
SULL’ONDA DELLA COPPIA. A vantaggio dell’Inter c’è senza dubbio il calendario. Da stasera con il Sassuolo e poi per le prossime 6 giornate, i nerazzurri affronteranno solo avversari di medio o piccolo cabotaggio. Nel girone di andata, i nerazzurri misero insieme un bottino di 19 punti sui 21 disponibili. Insomma, è davvero l’occasione per presentarsi alla volata con la vetta della classifica alla portata. Come contro la Sampdoria, la differenza dovranno farla i soliti Lukaku e Lautaro. Sono loro il vero ago della bilancia per le fortune interiste. «Non sono amante delle statistiche, ma con me gli attaccanti segnano sempre – ha sottolineato Conte -. Hanno un ruolo decisivo nelle mie squadre: sono i veri finalizzatoti del mio gioco. Lukaku e Lautaro stanno facendo bene, mi auguro continuino così». Non a caso, sempre facendo il parallelo con l’andata, nello stesso arco di partite, quei due in coppia misero assieme ben 13 reti, 7 per l’ariete belga e 6 per il toro argentino. E il filotto cominciò con le 4, equamente divise, rifilate al Sassuolo. Attenzione, però, perché i neroverdi non perdono a San Siro dal 2014 e, insieme alla Juve, sono l’unica squadra in serie A contro cui l’Inter ha un bilancio negativo. «Serviranno lo spirito giusto e determinazione. Non sarà semplice perché giochiamo dopo pochissimi giorni di recupero. Ma dobbiamo prendere i 3 punti. Il Sassuolo è una squadra a cui piace giocare, quindi dovremo essere bravi nella fase di non possesso, attaccarli con i tempi e le pressioni corrette».
CENTROCAMPOALL’OSSO. A proposito di recupero delle forze, Conte deve anche fare i conti con gli infortuni che hanno colpito il centrocampo e quindi ridotto le possibili rotazioni. «Siamo un po’ contati, dovremo fare delle riflessioni», ha annunciato. Ad autunno, quando l’emergenza era più grave, il tecnico nerazzurro aveva sbottato in più di un’occasione, puntando il dito sulla società. Ora, evidentemente, non se lo può più permettere. E così le sue parole hanno più il tenore di una chiamata alle armi: «Con questi ritmi, questo caldo e situazioni anomale, le rotazioni saranno obbligate. Non si può tirare fino all’ultimo, dopo aver spremuto i giocatori, per poi dar loro riposo. Una volta che poi esaurisci le forze, diventa difficile recuperarle. Cercheremo di partita in partita, di far riposare chi ne ha necessità. Ho grande fiducia in tutti, spero di non avere altri contrattempi nel limite del possibile, perché ci sono e ci saranno per tutti. C’è bisogno di tutti e che tutti rispondano presente».
«Con me le punte hanno sempre fatto molti gol. Lukaku e Lautaro decisivi»