«È tutto aperto non molliamo»
- ll gol questo sconosciuto, anche quando Cerri e Petagna hanno la palla buona che non vuole entrare. «L'occasione è stata grossa - dice Di Biagio -, peccato perché la Spal nella ripresa è cresciuta e alla fine meritavamo qualcosa di più. Resta intatto l'obiettivo di salvarci, nonostante la situazione sia veramente difficile. Nelle prossime cinque partite si potrà capire col doppio confronto con Sampdoria e Genoa. Può succedere di tutto, il calcio è strano. Non dobbiamo assolutamente mollare».
IL DIGIUNO. L'ultima rete su azione è lontanissima nel tempo, il 27 ottobre nell'1-1 allo stadio Mazza contro il Napoli: «Questo è il problema - osserva il tecnico - che la squadra si porta dietro da tanto tempo. Abbiamo provato ad andare a segno con altri giocatori ed è stato sempre Petagna a fare gol. Cerri e lui ci sono andati vicini in una gara strana dopo tutto questo tempo di inattività col ritmo basso e tanto caldo. Bisognava giocare un po' meglio nel primo tempo, poi c'è stata la reazione».
IL SUO FUTURO. Il presidente Mattioli ha detto a più riprese che il progetto con Di Biagio va avanti e l'importante è che ci sia l'identità. L’allenatore non cerca il suo futuro: «Vorrei restare attaccato al treno della salvezza. La situazione è molto complicata, lo sapevamo prima e lo sappiamo adesso. Abbiamo due avversari difficili alle porte tra Napoli e Milan, proveremo a ripartire. Io non devo lavorare per quello che dovrà accadere il prossimo anno, ma per il presente. La società ha fiducia in me, la volontà da parte mia è rimanere perché l'ambiente è fantastico». L'ambientamento lo carica: «Ferrara mi sta lasciando tanto, ho sempre detto che mi ritrovo in un posto dove ci sono strutture, organizzazione e professionalità».
Ma il gol su azione manca da ottobre «È il primo problema Proviamo a ripartire»