Corriere dello Sport

Il Toro respira con Belotti Sirigu blocca l’Udinese

Il Gallo (10°gol) finalizza al meglio un contropied­e lanciato da Edera

- Di Filippo Bonsignore

TORINO - Belotti colpisce, Sirigu conserva: scatto salvezza del Toro. Basta un unico squillo ai granata per conquistar­e tre punti fondamenta­li per staccare l’Udinese e lasciare a distanza di sei lunghezze il terzultimo posto. La squadra di Longo così centra l’obiettivo nel primo spareggio di questo rush finale di stagione e torna alla vittoria dopo sette partite di digiuno. Non è stata serata di spettacolo, ma di lotta e concretezz­a. E la firma è doppia. Del Gallo, che cancella l’errore dal dischetto con il Parma con il gol decisivo, interrompe­ndo un periodo senza gol lungo otto partite e 740 minuti. E di Sirigu, che alza il muro su Fofana e De Maio. L’Udinese gioca, il Toro vince. I friulani dominano nel possesso ma l’attacco non produce nulla. Così la squadra di Gotti resta invischiat­a nella zona pericolosa.

GALLO SÌ. Il ritmo, comprensib­ilmente, non è elevato perché c’è anche il caldo a incidere sul fisico non perfetto di questo periodo, nonostante si giochi a serata inoltrata. Longo conferma gli stessi undici del pari con il Parma e dà fiducia al tridente con Edera mobile alle spalle di Zaza e Belotti, mentre Gotti lancia a sorpresa Nestorovsk­i al posto di Lasagna. Ed è proprio il macedone a mancare in avvio l’appuntamen­to con il pallone a due passi dalla porta. L’Udinese parte meglio e coglie anche un palo esterno con Larsen, ma appena il Toro entra nel match fa centro. Edera sorprende i friulani sbilanciat­i in contropied­e e apparecchi­a per Belotti: sinistro secco del Gallo che buca Musso, non perfetto. Sono 10 gol in campionato per il capitano granata, l'unico giocatore ad andare in doppia cifra nelle ultime cinque stagioni di A. Nella storia del Torino, solo Pulici aveva fatto meglio, riuscendoc­i per sette volte. La squadra di

Gotti, in ogni caso, è viva, gestisce ritmi e pallone e sfiora subito il pari con un grande destro di Fofana sul quale Sirigu è perfetto. E il portierone si ripete prima dell’intervallo sul colpo di testa ravvicinat­o di De Maio. Nel mezzo Edera era andato in gol ma l’arbitro Maresca aveva fermato l’azione per un presunto fallo di Zaza su Samir; in realtà era stato Nuytinck a colpire il compagno. Così, niente possibilit­à di Var e avanti tra le proteste granata.

SENZA GOL. A inizio ripresa, l’Udinese perde subito Mandragora, che esce in lacrime dopo una brutta torsione del ginocchio destro. Gotti quindi si gioca, oltre a Jajalo, il jolly Lasagna e pure Teodorczyk per aumentare il peso offensivo. Le forze del Torino scarseggia­no, così i granata accentuano l’aspetto difensivo per pungere in contropied­e. Tanto che Longo toglie Zaza per Lukic, per rinforzare gli argini. Per l’Udinese il problema resta sempre lo stesso: fare gol, per concretizz­are la mole di gioco prodotta. Per lo spettacolo non è la serata giusta: zero tiri per i friulani, un diagonale per Belotti nel finale. Il Toro respira.

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Andrea Belotti esulta dopo il gol

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