REBIC INARRESTABILE È IL MILAN DEL FUTURO
Sette gol in otto gare: nel ritorno è diventato uno dei più prolifici della A Il club rossonero vuole acquisirlo in via definitiva e nella trattativa può essere inserito Andrè Silva
Atre passi dal record personale. Ante Rebic aveva promesso ai compagni di riscattarsi dopo l’espulsione rimediata nella sfida di Coppa Italia contro la Juventus, e nel 4-1 di Lecce ha giocato una partita di sacrificio e sostanza, ripagando la fiducia di Pioli che ha scommesso nuovamente su di lui. Il croato sta trovando anche una buona continuità realizzativa, essendo arrivato a quota sette gol in campionato, solamente a tre reti dal suo record personale di dieci gol ottenuto durante la stagione 201213 con la maglia dell’Hajiduk Spalato. L’attaccante rossonero nel girone di ritorno è diventato uno dei giocatori più prolifici dell’intero campionato di serie A con sette marcature nelle ultime otto presenze, un salto di qualità notevole per un giocatore che a inizio stagione ha fatto fatica a entrare nei meccanismi della squadra. Oggi la vita di Rebic è totalmente cambiata, passando da possibile meteora a elemento imprescindibile per l’allenatore, soprattutto con l’assenza di Zlatan Ibrahimovic ha dovuto sdoppiare le energie per non far rimpiangere lo svedese.
JOLLY. Rebic ha saputo trasformarsi e adattarsi al ruolo che Stefano Pioli gli ha cucito addosso in attesa del rientro di Zlatan. Perché con lo svedese ha giocato da seconda punta, partendo soprattutto dalla sinistra per accentrarsi e sfruttare lo spazio creato dal gigante svedese. Contro il Lecce invece ha giocato da “falso nueve”, fungendo da riferimento offensivo per i trequartisti, ma avendo possibilità di svariare su tutto il fronte d’attacco. Inoltre Pioli gli ha chiesto corsa e sacrificio, di non mollare un centimetro e di spendere tutta la benzina nel serbatoio entro la metà del secondo tempo, quando era in programma la staffetta con Rafael Leao. Il portoghese infatti è partito dalla panchina, ma nella ripresa ha sostituito proprio il croato dopo una gara dispendiosa sotto il profilo mentale e atletico.
IL GESTO. Il gol del 3-1 segnato dopo una lunga sgroppata in solitaria, in cui ha mostrato freddezza e precisione davanti a Gabriel, ha di fatto chiuso il match a favore dei rossoneri. La curiosità riguarda l’esultanza dopo la marcatura, perché Rebic si è reso protagonista di un gesto di sportività quando ha abbracciato uno dei raccattapalle del Lecce che sembrava particolarmente affranto per il risultato della sua squadra. Il ragazzo di 19 anni milita nel settore giovanile giallorosso da cinque anni: «Rebic dopo aver segnato il gol lo vede affranto e, compiendo un bel gesto, lo abbraccia per rinfrancarlo», spiega il profilo social del Lecce.
TRA PASSATO E FUTURO. Il croato ha rischiato di lasciare anzitempo il Milan a dicembre, quando il suo agente Fali Ramadani si era attivato, su richiesta del giocatore, per riportarlo all’Eintracht di Francoforte. Rebic però dall’arrivo di Ibrahimovic e dall’inizio del nuovo anno ha modificato totalmente atteggiamento e ha iniziato a lavorare in allenamento con maggiore applicazione. Gli sforzi e i sacrifici durante le sessioni settimanali sono serviti per ottenere un posto da titolare, e da gennaio Rebic non è stato più escluso. Ora si gode il momento e spera di essere acquistato definitivamente dal Milan. Il contratto con la società di Francoforte scade nel 2022, ma con i rossoneri è arrivato con la formula del prestito biennale senza opzione di acquisto. In estate il Milan vorrà discutere l’acquisizione definitiva con la società tedesca, consapevole di avere un asso nella manica nella trattativa, perché l’Eintracht d’altra parte vorrà ottenere il 100% del cartellino di Andrè Silva, attaccante autore di una buona annata e ancora di proprietà del Milan.
Il record personale è a sole tre reti: con l’Hajiduk salì infatti a quota dieci