Liverpool, c’è Hodgson verso la festa. E domani può essere campione
LONDRA - C'è il Crystal Palace di Roy Hodgson tra il Liverpool e il titolo che aspettano da trent'anni. Casi della vita, visto che Hodgson ha trascorsi ad Anfield, anzi è stato tra gli allenatori che meno hanno legato con il popolo dei Reds. Lui, ovviamente, smorza le polemiche ma, sotto sotto, forse non gli dispiacerebbe rinviare ulteriormente la grande festa. Che, lo ricordiamo, avrebbe potuto arrivare stasera se Klopp, per la seconda volta questa stagione, non fosse stato fermato da Ancelotti. Invece i Reds devono mettersi alle spalle il pareggio incolore con l'Everton, battere il Palace e sperare che il City non faccia il corsaro, vincendo domani a Stamford Bridge contro il Chelsea di Lampard. Altrimenti bisognerà aspettare il giovedì seguente in casa proprio del City. «Più ci penso e più vedo giocare il City mi vengono i brividi pensando al fatto che abbiamo venti punti di vantaggio su di loro - afferma Klopp - Sono una grandissima squadra. Però lo siamo anche noi»
Oggi in programma anche la sfida tra Manchester United e Sheffield United appaiati a quota 46, assieme ai Wolves. Una sfida che ha il sapore di uno spareggio-Champions League se il Tas di Losanna confermerà la squalifica inflitta al Manchester City. In campo anche gli stessi Wolves, che ospitano il pericolante Bournemouth, mentre l'Everton di Ancelotti è di scena contro un'altra squadra che lotta per non retrocedere, il Norwich City.