La lunga battaglia vinta da Dybala
Il coronavirus non giudica né valuta, punisce. Abbiamo dovuto accettarlo noi comuni mortali, ha dovuto accettarlo lo sport professionistico, pagando un prezzo altissimo con tante vecchie glorie. Tra gli italiani hanno dovuto arrendersi, per esempio, l’ex pugile bergamasco Angelo Rottoli, 61 anni, e il mezzofondista Donato Sabia, 56. Il ciclismo ha perso Giancarlo Ceruti, 67 anni, già presidente della Federazione e, sempre per le due ruote, da non dimenticare il drammatico Tour degli Emirati Arabi, sospeso proprio per via dei contagi.
VIP. Svariati i calciatori risultati positivi. Tre solo nella Juventus: Rugani, il primo in Serie A, il francese Matuidi, e soprattutto Paulo Dybala. Per quest’ultimo la battaglia è durata quasi due mesi, tra tamponi negativi e fastidiosi postumi. Ad ammalarsi anche due grandi ex che ai tempi d’oro dividevano Milano: “lo zio” Beppe Bergomi e Paolo Maldini assieme al figlio, pure lui calciatore, Daniel. All’estero spiccano i nomi dell’ex portiere di Napoli e Milan, oggi all’Aston Villa, Pepe Reina; mentre Junior Sambia del Montpellier, capofila nella Ligue 1, è uscito dall’incubo dopo essere finito persino in coma indotto.
USA. Lista lunga nel basket Nba, a cominciare dal francese Rudy Gobert (Utah Jazz). Quel Gobert contagiato dopo un’assurda scenetta in conferenza stampa, quando ha toccato tutti i microfoni per sbeffeggiare l’ansia da Covid-19. Ma c’è anche l’ex componente del Dream Team di Barcellona ‘92, oggi coach di Georgetown, Pat Ewing. Nella “bolla” allestita a Disney World, a Orlando, per completare il campionato si celebrerà un’autentica rinascita. Speriamo.
Nel basket nostrano, Luca Severini del Derthona è stato il primo positivo in A2. Colpito poi, in Serie A, il presidente di Cremona Aldo Vanoli. Nell’atletica Edoardo Melloni, figlio della giornalista Tiziana Ferrario.
LUNGO ELENCO. Primo positivo nella pallavolo è stato il “bad boy” francese, ex Modena e oggi allo Zenit Kazan, Earvin Ngapeth. Dopo è arrivato l’opposto di Perugia Aleksandar Atanasijevic, che a sua volta potrebbe aver infettato anche Podrascanin, Lisinac e Luburic: in tutto quattro pedine della Serbia campione d’Europa. Nel golf apripista il sudafricano Victor Lange, mentre il recente RBC Heritage del PGA Tour è andato in scena sino alla fine nonostante il tampone positivo per Nick Watney. Il virus, tra le altre discipline, ha messo le mani finanche sul sumo, toccando Kiyotaka Suetake, in arte Shobushi.
Infine lo sportivissimo principe Alberto II di Monaco. Il coronavirus punisce e, no, non guarda in faccia proprio nessuno.
Virus pericoloso pure per i campioni Lo juventino ha lottato quasi 2 mesi