Corriere dello Sport

LECLERC: «ADESSO FACCIAMO SUL SERIO»

In avviciname­nto al via (5 luglio), i ferraristi hanno provato al Mugello Studiati i protocolli sulla pista che avrà presto un GP mondiale Seb: «Bellissimo, lo meriterebb­e»

- Di Stefano Ferrari

Porte chiuse ma speranze spalancate al Mugello. Speranze per il Mondiale alle porte e per un regalo che questa terra fra la Toscana e l'Emilia si farà presto. La Ferrari ieri, protocolli anti-Covid alla mano, ci ha speso una giornata intera di test in preparazio­ne del debutto nel Mondiale 2020 in programma al Red Bull Ring nel primo weekend di luglio, ma proprio al Mugello il 13 settembre si disputerà il secondo GP italiano della stagione, sette giorni dopo Monza.

Da qui il giustifica­to entusiasmo di tanti tifosi: sarà la prima volta in assoluto di un GP di Formula 1 nel circuito toscano di proprietà della Ferrari, che invece ha più volte ospitato il Motomondia­le. La Scuderia ieri ha portato sul tracciato una SF71-H del 2018 che Sebastian Vettel al mattino e Charles Leclerc al pomeriggio hanno condotto e si sono divisi quasi equamente, per riprendere confidenza con una Formula 1.

SPREMUTO. Entrambi hanno spremuto il mezzo e lo hanno potuto fare perché non erano sottoposti al limite di chilometra­ggio dei cento chilometri consentiti nei filming day, così tutti e due hanno percorso una distanza pari a quella di un gran premio, girando per 55 giri e per poco più di 300 chilometri. Lo stato di forma dei piloti, sotto gli occhi del team principal della Rossa, Mattia Binotto, è parso buono e c’era interesse per notare il comportame­nto di entrambi.

Se Charles si era distinto nel periodo del lockdown per avere disputato, e vinto, alcuni GP simulati, per Seb si trattava della prima uscita pubblica dopo il mancato accordo per prolungare il contratto e la decisione di dare l’addio a Maranello a fine stagione. Ma entrambi, sebbene non guidassero una Formula 1dai test invernali di Barcellona, hanno dato prova di una buona condizione fisica e tenuta.

Alla fine sorrisi e ottimismo: «Sono stato felice di poter rientrare in macchina dopo una pausa così lunga e anche di rivedere tutti i ragazzi della squadra ha detto Vettel - È stato bello tornare a provare certe sensazioni e averlo potuto fare su un circuito così spettacola­re e che meriterebb­e di ospitare un gran premio di Formula 1. Non giravo qui da otto anni (allora fu un test sulla Red Bull; ndr) e ho impiegato qualche giro per trovare i punti di frenata adeguati, ma dopo alcuni passaggi avevo assimilato la pista e me la sono davvero goduta» ha detto il tedesco, seguito nelle dichiarazi­oni da un Leclerc altrettant­o positivo: «Mi mancava girare in pista - ha esordito il monegasco - Anche se sono stato attivo nelle gare virtuali in questa lunga pausa, avevo bisogno di tornare a provare la percezione fisica della velocità. Ora guardiamo all’inizio della stagione. Dalla settimana prossima si fa sul serio».

PROCEDURE. Oltre che per raccoglier­e dati sulla pista del Mugello con un occhio all’appuntamen­to del 13 settembre, questo test sul circuito è servito per ottimizzar­e le procedure di sicurezza che verranno seguite durante tutto il Mondiale 2020: è stato dunque una sorta di prova generale per i piloti e gli ingegneri, i tecnici e i meccanici. Infine, sulla SF71H ha fatto il suo esordio l'hashtag #WeRaceasOn­e, «Corriamo come fossimo una cosa sola» una campagna promossa dalla FIA post Covid, una scritta ben visibile sui bracci anteriori delle sospension­i della Rossa 2018: la Ferrari è stato il primo team ad averla applicata sulla propria monoposto.

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FOTO FERRARI Sebastian Vettel con il suo “performanc­e coach”, il finlandese Antti Kontsas
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FOTO FERRARI La SF71H del 2018 allestita al Mugello nel pomeriggio per Charles Leclerc

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