L’URLO DI NICCO «FORZA PAPÀ!»
Intanto Alex rimane stabile Possibile tentativo di risveglio nella prossima settimana
Alex Zanardi ha trascorso la sua quarta notte all’Ospedale di Siena in uno stato di salute sostanzialmente invariato rispetto ai giorni precedenti. Il bollettino medico diramato in merito alle condizioni cliniche del pilota e handbiker, informa che il paziente, in degenza nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, è in condizioni di stabilità nei parametri cardio-respiratori e metabolici.
Il quadro neurologico resta invariato nella sua gravità. Il paziente rimane sedato, intubato e ventilato meccanicamente. Eventuali riduzioni della sedo-analgesia, per la valutazione dello stato neurologico, verranno prese in considerazione nella prossima settimana. La prognosi rimane riservata.
«Sostanzialmente non ci sono novità - ha detto Roberto Gusinu, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese - Vi chiederei di ridurre il vostro impegno nei nostri incontri perché abbiamo bisogno tutti di concentrarci sul paziente ancora di più. Manteniamo la produzione dei bollettini medici e ringrazio tutti i giornalisti e i media per la grande disponibilità. Se ci saranno delle novità, ve le comunicheremo tempestivamente».
RIVALUTAZIONI GIORNALIERE. Rispetto ai precedenti comunicati ufficiali è stato chiaramente espresso il concetto che i tempi potranno quindi dilatarsi e il riferimento del bollettino alla prossima settimana per la valutazione dello stato neurologico è un elemento in più.
Il quadro generale, come lo ha definito il neurochirurgo all’inizio del ricovero era molto serio e quindi, in considerazione di questa gravità, è stato valutato periodicamente e giornalmente. I clinici hanno fatto le loro valutazioni e le loro proiezioni e adesso si guarda alla prossima settimana per valutare la riduzione della sedazione.
Il figlio di Alex, Niccolò Zanardi, 22 anni, ha pubblicato un post su Instagram scrivendo «Forza papà, ti aspetto, torna presto», con due cuori a chiudere. Un post che ha ulteriormente commosso i numerosi fan dello sfortunato campione i quali, assieme alla famiglia, restano in grande apprensione per le sorti dell’ex pilota e fenomeno paralimpico.
Sempre in ambito familiare ha espresso parole di speranza anche la cognata di Alex Zanardi, Barbara Manni. «Ci affidiamo ai medici - ha detto - e il nostro sogno è di riaverlo presto con noi in famiglia. Per me è molto di più di un semplice cognato, è il 90 per cento della mia vita, un amico, un compagno di lavoro e una persona speciale sotto tutti i punti di vista».
POSSIBILI CAUSE. Ha voluto offrire una testimonianza anche Enrico Fabianelli, appassionato ciclista di Castiglion Fiorentino che dopo una diagnosi di sclerosi multipla trascorre la sua vita da 15 anni in bicicletta. «Per noi la staffetta - ha detto - era una tranquilla pedalata tra amici e non c’era assolutamente la necessità di chiudere la strada. La pedalata non era competitiva. Purtroppo queste cose succedono. E’ stata una bruttissima fatalità».
Cosa ha causato quindi l’incidente: un errore umano, un guasto meccanico alla handbike di Zanardi che dovrà essere valutato con la perizia tecnica, oppure modalità organizzative e logistiche non del tutto appropriate all’evento? Tutti temi al vaglio, unitamente all’ascolto di persone informate dei fatti, della Procura della Repubblica di Siena.
La cognata Barbara: «È il 90% della mia vita, un amico e persona speciale»