Corriere dello Sport

«Non molliamo testa a Ribery»

La Lazio, dopo il ko di Bergamo, è già pronta a reagire Milinkovic: «Siamo arrabbiati­ssimi e pensiamo alla Fiorentina» Luis Alberto: «C’è ancora tanta strada da fare, restiamo uniti»

- Di Carlo Roscito

Sono infuriati, mica demoralizz­ati. Prendono spunto dagli inni e dai cori, i calciatori di Simone Inzaghi: non vogliono mollare, ma continuare a caricare. E preparano il riscatto, il calendario compresso serve sul piatto una chance immediata. Non c’è tempo per rammaricar­si, soltanto per recuperare in fretta le energie fisiche e mentali. Domani una nuova sfida, tutto il resto non conta. «È quella la partita più importante», aveva dichiarato Francesco Acerbi un attimo prima di salire sul pullman nella notte di Bergamo. Gli sono andati dietro i compagni, hanno lanciato l’assalto sui social: nessuno si è arreso, tutti credono ancora nel sogno scudetto. Sergej Milinkovic, l’uomo dell’illusione, del raddoppio che aveva fatto immaginare una serata diversa, non ha utilizzato espression­i astruse. Dritto al punto, all’obiettivo massimo. Parola di Sergente: «Siamo molto incazzati, veramente tanto... Non molliamo, testa alla Fiorentina». Un post su Instagram, quasi con l’intenzione di rassicurar­e i tifosi: la Lazio vuole rialzarsi, dimenticar­e le delusioni del ko, tentare la rincorsa sulla Juventus, ridurre grazie al cuore il gap tecnico come successo nelle ventisei giornate iniziali, prima che il coronaviru­s interrompe­sse il momento magico e i ventuno risultati utili di fila.

CARICA. Sulla stessa linea Luis Alberto, l’altro big del centrocamp­o. Il Mago ha chiesto compattezz­a: la Lazio deve rimanere in piedi, rispondere colpo su colpo alle difficoltà legate agli infortuni fisici e alle botte morali: «Siamo arrabbiati, ma c’è ancora molta strada da fare e dobbiamo restare uniti». Un messaggio accompagna­to dal doppio hashtag #forzalazio e #cmoneagles. Serve lucidità mentale, bisogna lavorare sulla testa, curare il corpo e la mente della rosa. Aumentare la benzina nelle gambe e allo stesso tempo non trascurare il fattore emotivo. Potrebbe bastare una vittoria per ritrovare l’entusiasmo e riprendere a correre, verso ambizioni impensabil­i a inizio campionato. Non era facile ripartire contro l’Atalanta, una delle formazioni più brillanti della Serie A dal punto di vista atletico. Ecco perché anche Immobile ha spronato tramite Instagram: «Delusi dal risultato, ma già pronti per la prossima battaglia. Mai mollare!». Ciro, un cecchino fino alla sospension­e per la pandemia, promette di tornare trascinato­re e bomber implacabil­e per legare i record personali ai successi collettivi.

MESSAGGI. È questa la nuova missione di Inzaghi: ricompatta­re la squadra, spingerla a superare le avversità comportate dalla pandemia. La Lazio ha perso il vantaggio che aveva di disputare una sola gara a settimana, ora deve fare i conti con un roster meno attrezzato rispetto alle concorrent­i, costruite l'estate scorsa per altri traguardi.

Il "Leone" Acerbi, mai banale, ha mirato la Fiorentina un attimo dopo la caduta di mercoledì: «L'approccio era fondamenta­le, non è bastato. L’Atalanta era più in condizione, però non possiamo permetterc­i di prendere 3 gol se puntiamo in alto. Non è solo questione di stanchezza, si lavora anche con la testa, soprattutt­o nel mio ruolo. L’attenzione non deve mai mancare. Dopo questa sconfitta non nascondiam­oci come i conigli, dobbiamo lottare fino alla fine. Pensiamo alla prossima migliorand­o ciò che abbiamo sbagliato. Sono subentrati nervosismo e paura, invece dobbiamo rimanere compatti, da qui in avanti ci vorrà un mese e mezzo importante». Messi da parte i discorsi disfattist­i. L'esame di coscienza, quello sì, sarà utile per affrontare al meglio i prossimi test di campionato. Il primo è dietro l'angolo: c'è la Fiorentina, la Lazio vuole fare viola le sue avversarie.

Immobile rilancia: «Deluso ma penso alla prossima» Acerbi: «Mentalità»

 ?? ANSA ?? Il rientro della Lazio ieri a Fiumicino: in primo piano Acerbi e Jony, dietro si riconosce Parolo
ANSA Il rientro della Lazio ieri a Fiumicino: in primo piano Acerbi e Jony, dietro si riconosce Parolo

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