«Non molliamo testa a Ribery»
La Lazio, dopo il ko di Bergamo, è già pronta a reagire Milinkovic: «Siamo arrabbiatissimi e pensiamo alla Fiorentina» Luis Alberto: «C’è ancora tanta strada da fare, restiamo uniti»
Sono infuriati, mica demoralizzati. Prendono spunto dagli inni e dai cori, i calciatori di Simone Inzaghi: non vogliono mollare, ma continuare a caricare. E preparano il riscatto, il calendario compresso serve sul piatto una chance immediata. Non c’è tempo per rammaricarsi, soltanto per recuperare in fretta le energie fisiche e mentali. Domani una nuova sfida, tutto il resto non conta. «È quella la partita più importante», aveva dichiarato Francesco Acerbi un attimo prima di salire sul pullman nella notte di Bergamo. Gli sono andati dietro i compagni, hanno lanciato l’assalto sui social: nessuno si è arreso, tutti credono ancora nel sogno scudetto. Sergej Milinkovic, l’uomo dell’illusione, del raddoppio che aveva fatto immaginare una serata diversa, non ha utilizzato espressioni astruse. Dritto al punto, all’obiettivo massimo. Parola di Sergente: «Siamo molto incazzati, veramente tanto... Non molliamo, testa alla Fiorentina». Un post su Instagram, quasi con l’intenzione di rassicurare i tifosi: la Lazio vuole rialzarsi, dimenticare le delusioni del ko, tentare la rincorsa sulla Juventus, ridurre grazie al cuore il gap tecnico come successo nelle ventisei giornate iniziali, prima che il coronavirus interrompesse il momento magico e i ventuno risultati utili di fila.
CARICA. Sulla stessa linea Luis Alberto, l’altro big del centrocampo. Il Mago ha chiesto compattezza: la Lazio deve rimanere in piedi, rispondere colpo su colpo alle difficoltà legate agli infortuni fisici e alle botte morali: «Siamo arrabbiati, ma c’è ancora molta strada da fare e dobbiamo restare uniti». Un messaggio accompagnato dal doppio hashtag #forzalazio e #cmoneagles. Serve lucidità mentale, bisogna lavorare sulla testa, curare il corpo e la mente della rosa. Aumentare la benzina nelle gambe e allo stesso tempo non trascurare il fattore emotivo. Potrebbe bastare una vittoria per ritrovare l’entusiasmo e riprendere a correre, verso ambizioni impensabili a inizio campionato. Non era facile ripartire contro l’Atalanta, una delle formazioni più brillanti della Serie A dal punto di vista atletico. Ecco perché anche Immobile ha spronato tramite Instagram: «Delusi dal risultato, ma già pronti per la prossima battaglia. Mai mollare!». Ciro, un cecchino fino alla sospensione per la pandemia, promette di tornare trascinatore e bomber implacabile per legare i record personali ai successi collettivi.
MESSAGGI. È questa la nuova missione di Inzaghi: ricompattare la squadra, spingerla a superare le avversità comportate dalla pandemia. La Lazio ha perso il vantaggio che aveva di disputare una sola gara a settimana, ora deve fare i conti con un roster meno attrezzato rispetto alle concorrenti, costruite l'estate scorsa per altri traguardi.
Il "Leone" Acerbi, mai banale, ha mirato la Fiorentina un attimo dopo la caduta di mercoledì: «L'approccio era fondamentale, non è bastato. L’Atalanta era più in condizione, però non possiamo permetterci di prendere 3 gol se puntiamo in alto. Non è solo questione di stanchezza, si lavora anche con la testa, soprattutto nel mio ruolo. L’attenzione non deve mai mancare. Dopo questa sconfitta non nascondiamoci come i conigli, dobbiamo lottare fino alla fine. Pensiamo alla prossima migliorando ciò che abbiamo sbagliato. Sono subentrati nervosismo e paura, invece dobbiamo rimanere compatti, da qui in avanti ci vorrà un mese e mezzo importante». Messi da parte i discorsi disfattisti. L'esame di coscienza, quello sì, sarà utile per affrontare al meglio i prossimi test di campionato. Il primo è dietro l'angolo: c'è la Fiorentina, la Lazio vuole fare viola le sue avversarie.
Immobile rilancia: «Deluso ma penso alla prossima» Acerbi: «Mentalità»