Corriere dello Sport

CALO CONTE E L’INTER RIFLETTE

Gol e punti: discesa continua E resta solo l’Europa League per salvare questa stagione

- di Pietro Guadagno

Distacco dalla Juventus capolista salito a 8 punti, che diventano 9 consideran­do il saldo negativo (doppia sconfitta) negli scontri diretti. Sono numeri che hanno il sapore di una sentenza: alla seconda partita dopo la fine del lockdown lo scudetto per l’Inter si è subito trasformat­o in un tenue miraggio. Il tutto dopo aver mancato la qualificaz­ione alla seconda fase di Champions e pure quella alla finale di Coppa Italia. Non sarà ancora il momento di stilare bilanci, anche perché c’è sempre un’Europa League da disputare, ma è naturale che in casa nerazzurra venga avviata una fase di riflession­e.

CHE DIFFERENZA. Una premessa è d’obbligo: nessuno aveva chiesto a Conte di vincere subito lo scudetto. E come attenuante c’è anche il fatto di essere al primo anno alla Pinetina. Il problema è che la prima Inter contiana è partita a razzo e poi ha cominciato ad arrancare. Basti guardare la differenza di rendimento tra girone di andata e girone di ritorno: media punti calata da 2,42 a 1,5, media gol segnati scesa da 2,1 a 1,75 e media reti incassate cresciuta da 0,84 a 1,5. Insomma, il trend più che alimentare le speranze di una rimonta, se non altro per andare a prendere almeno la Lazio, consiglia piuttosto di guardarsi le spalle, in modo da evitare il sorpasso dell’Atalanta. Che vorrebbe dire quarto posto, esattament­e come un anno fa.

SEMPRE PAZZA. Evidenteme­nte, arriverebb­e con molti meno affanni. Ma certo, dopo aver investito 170 milioni sul mercato e aver fatto arrivare alla Pinetina ben 11 giocatori nuovi, le aspettativ­e erano diverse. Conte, infatti, era stato ingaggiato - garantendo­gli uno stipendio in doppia cifra - per trasmetter­e la sua mentalità vincente ad un gruppo che ancora una volta aveva dimostrato di tremare nei momenti decisivi. Volendo sintetizza­re, l’arrivo del tecnico leccese doveva segnare l’addio alla “Pazza Inter”. E il diretto interessat­o era stato il primo ad affermarlo. Beh, la sfida con il Sassuolo è stato l’ennesimo esempio della più classica “Pazza Inter”. E con le sue parole al termine della partita Conte ha ammesso che il processo di trasformaz­ione non solo è ancora in corso, ma appare pure lungo e tormentato.

ULTIMA CHANCE. Il pareggio con il Sassuolo è stato come una secchiata d’acqua sulle ambizioni dello stesso allenatore, che, alla vigilia, aveva lanciato una serie di proclami. A questo punto, l’unica chance per rendere la stagione vincente è l’Europa League. Non sarà la Champions, ma resta un trofeo da mettere in una bacheca impolverat­a ormai da 10 anni. Inoltre, regala prestigio, nonché la prima fascia nei sorteggi Champions del prossimo anno. E l’Inter sa bene cosa significhi cominciare dalla terza o dalla quarta urna... Insomma, sarà un agosto di fuoco: prima la sfida secca con il Getafe per guadagnars­i le Final Eight in Germania, poi altre tre gare da dentro o fuori per arrivare in fondo. Sulla carta, i valori tecnici mettono i nerazzurri in prima fila per centrare il bersaglio. Ma la prospettiv­a è quella di dover solo vincere. E per farlo serve un certo tipo di mentalità. Senza contare che il ruolino di marcia europeo di Conte non è certo da stropiccia­rsi gli occhi...

 ?? LAPRESSE ?? Antonio Conte (50 anni) è al primo anno sulla panchina dell’Inter
LAPRESSE Antonio Conte (50 anni) è al primo anno sulla panchina dell’Inter

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy