Petagna da rivale al San Paolo, tra salvezza e futuro
Il futuro bussa alle porte, ma il retrogusto per ora è abbastanza amaro. Ma per Andrea Petagna quella del San Paolo sarà una gara dal sapore di antipasto: è lo stadio che lo attende una volta che si sarà chiusa la lunghissima stagione 2019/20, è lo stadio in cui spera di ritrovare quel feeling col gol che lentamente è andato smarrendo nel corso di un’annata segnata da tanti episodi da sliding doors. L’ultimo giusto martedì scorso quando l’errore sotto misura sul risultato di 0-0 ha finito per ritorcersi di nuovo contro a una Spal condannata ormai a non sbagliare più nulla, e soprattutto a riprendersi qualche punto contro le big per non dover alzare già bandiera bianca. Petagna, che resta pur sempre un elemento imprescindibile per Di Biagio, aveva già vissuto due momenti simili nel corso della stagione con gli errori dal dischetto a Udine (e sarebbe stata vittoria assicurata) e col Brescia, con le Rondinelle avanti di un gol e un pari a portata di mano. Punti pesanti lasciati per strada che pesano sull’economia di una classifica ormai disperata. Ma contro Napoli e Milan i biancoazzurri non avranno nulla da perdere: per Petagna, svezzato dalle giovanili del Milan, è una sorta di viaggio tra passato e futuro nel cuore di una carriera che attende solo di sbocciare definitivamente. Le motivazioni non mancheranno, ma alla Spal serviranno soprattutto i punti: per riaccendere una fiammella di speranza non esistono più margini d’errore.