Juventus Women terzo scudetto E dal 2022 arriva ilprofessionismo
Dopo il doloroso stop alla Serie A Gravina annuncia la riforma: «Il movimento deve crescere»
S' intravede un futuro più giusto in questa strana estate calcistica. Dal consiglio federale di ieri ci si aspettava soprattutto l'assegnazione dello scudetto femminile alla Juventus: è arrivato questo e molto altro. Dopo il “no” delle calciatrici alla ripresa – le donne sono state le uniche a fermarsi nello stesso giorno, l'8 giugno, in cui gli uomini ripartivano compatti – la Figc ha tracciato la strada che porta al professionismo in rosa. Le ragazze di 7 club di Serie A su 12 avevano preteso l'interruzione del campionato, denunciando per l’ennesima volta i diritti negati. Ne citiamo alcuni: la pensione a fine carriera, un vero contratto, la tutela in caso di infortuni o di maternità.
PROFESSIONISMO. Oggi non hanno niente di tutto questo e con lo stop rischiavano di essere dimenticate, polverizzando in pochi mesi un'opera di sensibilizzazione - e di promozione - che va avanti dal Mondiale 2018, quando la Nazionale di Bertolini incollò davanti alla tv anche 7 milioni di telespettatori per un solo match. Dal presidente federale, Gabriele Gravina, è arrivato un impegno solenne: «Il professionismo arriverà nella stagione 2022-23». Sì, stavolta c’è un orizzonte temporale definito. «Dobbiamo far sì che il calcio femminile possa puntare sempre più in alto e non perdere pezzi per strada – le sue parole a margine del consiglio – ora dobbiamo costruire questa piramide, fin dal calcio dilettantistico. Prevediamo anche supporto, sostegno e diffusione a cominciare dalla base».
E così il pallone potrebbe fare da apripista, dato che in Italia nessuna donna che fa sport è considerata una professionista. Questo "privilegio" è riservato ai calciatori di Serie A, Serie B e Serie C, ai cestisti di Serie A1, a circa 150 ciclisti e a 700 golfisti. Il percorso andrà di pari passo con le linee programmatiche del ministero dello Sport che dovrà inserirle in una legge delega: «Siamo consapevoli - ha precisato Gravina - che questo comporta maggiori oneri e costi, ma non parliamo di semiprofessionismo. Non ci sono ostacoli normativi da superare, sarà professionismo vero».
JUVE CAMPIONE. La Juventus Women, intanto, ha festeggiato il terzo scudetto di fila in tre anni di storia. Per il numero uno del calcio italiano è «un titolo meritatissimo, con 9 punti di vantaggio sulla seconda (la Fiorentina, anche lei in Champions ndr) anche se con una gara in più, a 6 giornate dalla fine». Ecco gli altri verdetti di giornata: Tavagnacco e Orobica in Serie B (che nel 2020-21 sarà a 14 squadre con 2 promozioni e 4 retrocessioni), promozioni in A per Napoli e San Marino, retrocessioni in Serie C Novese e Perugia. Il massimo campionato inizierà il 22 agosto, mentre le prime 4 del torneo "congelato" – Juve, Fiorentina, Milan e Roma – giocheranno la prossima Supercoppa. A settembre la Nazionale sarà impegnata nelle qualificazioni per l’Europeo 2022. Sempre ieri, il consiglio ha approvato il bilancio consuntivo 2019 che presenta un risultato positivo di esercizio pari a 1,8 milioni. «Ora aspettiamo la riapertura degli stadi per vivere al meglio lo spettacolo del calcio» ha concluso Gravina.
«Bisogna costruire una nuova piramide anche se ci saranno costi più elevati»