Palermo, la lite va sugli impianti
Un po' a sorpresa, ieri Tony Di Piazza ha scritto una lettera al presidente del Palermo Mirri per confermare il proprio supporto all'operazione centro sportivo. Dopo i recenti dissapori fra soci, per nulla rientrati, si pensava ad un graduale disimpegno dell'italo americano, in particolare in riferimento ad un investimento corposo quale quello previsto per la realizzazione di “casa Palermo”, operazione considerata extrabudget rispetto ai 15 mln di capitale iniziale della società Hera Hora.
Più di un dettaglio spiega che anche questa mossa di Di Piazza non è un segnale distensivo ma l'ennesimo atto di un dissidio che prosegue. L'ex vice presidente infatti scrive che la spesa per il centro sportivo andrebbe fatta non con la creazione di una società terza ma con le risorse già preventivate per Hera Hora, la controllante dell'Ssd Palermo. Mirri e Sagramola avevano invece un'idea diversa, ritenendo che il capitale della società madre, ancora non interamente versato, serva essenzialmente alle esigenze tecnico organizzative della squadra mentre, per la realizzazione delle infrastrutture, occorra un altro sforzo dei soci interessati. Di Piazza ribadisce inoltre che il suo assenso è relativo solo al progetto che gli è stato relazionato in Cda, ovvero quello sull'area di Torretta, mentre degli altri, in particolare quello di Piana degli Albanesi, tornato in auge in questi giorni, non si è fatto alcun cenno. Come a ribadire che vuole essere sempre messo al corrente di quanto fa parte di una società di cui lui detiene il 40%. Insomma una risposta che lo vede ancora in posizione non allineata che avrà bisogno di un chiarimento.
ZAMPARINI DEFERITO. Arrivano nuovi strascichi per la vecchia società: ieri la procura federale ha deferito “per aver posto in essere una gestione anti economica fino a determinare fallimento e revoca dell'affiliazione” 13 persone, da Zamparini alla De Angeli fino agli inglesi e al gruppo dei Tuttolomondo.
Il Palermo ha reso noto le formule proposte agli abbonati dopo la sospensione del campionato (3 partite interne non godute): si potrà chiedere un rimborso, rinunciarvi del tutto o aderire all’iniziativa del club che offre uno sconto sul rinnovo dell’abbonamento nella prossima stagione del doppio della cifra non rimborsata ma solo a patto che si porti ad abbonarsi un nuovo amico o parente.