Corriere dello Sport

Beffa Petrucci: va in KTM ma nel team satellite

Per il ternano nel 2021 soltanto un posto alla Tech3 di Poncharal

- Di Mirco Melloni

stagioni vittoria anni

Danilo Petrucci ha detto no alla Ducati ufficiale in Superbike ma, a giudicare dall’ultima giornata di test a Misano, se avesse preso la decisione opposta forse non avrebbe avuto di che pentirsene. Ieri Scott Redding, che da compagno di Petrux nel Team Pramac veniva spesso e volentieri preceduto dall’umbro, ha firmato il nuovo record del circuito Marco Simoncelli per una Superbike: la Panigale V4 R, con gomme da qualifica, ha girato in 1’33”067, sei decimi meglio del primato di Tom Sykes con la Kawasaki nel 2018. Sotto il record hanno viaggiato anche il cinque volte campione Jonathan Rea (1’33”206) e l’altra Ducati

Otto piloti. Tanti sono stati annunciati per il 2021 prima che toccasse a un italiano. E il paradosso è che il primo contratto di un azzurro per il prossimo anno ha fatto registrare una sorpresa tutt’altro che entusiasma­nte. Se a fine 2018 Danilo Petrucci firmò con la Ducati ufficiale con l’illusione di salire sulla moto più competitiv­a della MotoGP, ieri l’umbro è stato annunciato per la KTM di Tech 3, uno dei team - con tutto il rispetto per la Casa austriaca e il lavoro di Hervé Poncharal, che dispone di moto analoghe alle ufficiali - che non compare in cima alla lista dei desideri dei piloti. Petrucci paga una seconda metà del 2019 molto negativa, che ha offuscato il ricordo del primo successo nel Mondiale, ottenuto al Mugello in volata contro nientemeno che Marc Marquez e Andrea Dovizioso.

Il ternano aveva persino rischiato di uscire - immeritata­mente dalla classe regina: senza l’opzione KTM, aperta all’improvviso dal passaggio di Pol Espargaro alla Honda-Repsol, l’unica possibilit­à sarebbe stata l’Aprilia, ma soltanto nell’eventualit­à di una condanna confermata per Andrea Iannone. E Petrux ha sempre declinato il “premio di consolazio­ne” di una Ducati ufficiale in Superbike, segno dello scarso appeal del Mondiale delle derivate sui piloti MotoGP. Pit Beirer, il direttore della struttura KTM in MotoGP, ha sottolinea­to: «Danilo ha esperienza e il giusto atteggiame­nto, volevamo piloti affamati. E lui ha ancora qualcosa da mostrare». «Ho sempre avuto grande rispetto per Danilo» ha aggiunto Poncharal, che nella lunga parentesi come team satellite Yamaha rilanciò Dovizioso. «E’ una bravissima persona, con carisma e senso dell’umorismo, ma soprattutt­o ha vinto un GP e sa fare squadra».

PRIMO MILLENNIAL. Ma accanto allo status di Petrucci, calato negli ultimi mesi, ci sono anche le mosse non semplici da interpreta­re della KTM, che ha annunciato ieri la formazione completa per il 2021. L’umbro, 29 anni, è l’unica novità e sarà il primo vincitore di GP a gareggiare con la RC16 (Dani Pedrosa rimarrà come tester). Ma nonostante questo curriculum, e un’esperienza decisament­e superiore a quella dei tre compagni di marca messi assieme, Danilo non sarà formalment­e un ufficiale (anche se avrà lo stesso materiale dei piloti factory), bensì sarà in Tech 3 con lo spagnolo Iker Lecuona, primo classe 2000 della categoria regina.

Il team ufficiale vedrà la promozione meritata di Miguel Oliveira, pilota di prospettiv­a, e la “misteriosa” conferma di Brad Binder. Il sudafrican­o, primo pilota del suo continente della MotoGP, avrebbe dovuto debuttare in questo 2020 con Tech 3, ma la rottura tra KTM e Johann Zarco ha portato alla promozione di Binder nella struttura ufficiale. Nella quale rimarrà anche nel 2021 perché si è opposto al “dirottamen­to” in Tech 3 facendo valere l’opzione da ufficiale. Di fatto, ancora prima di correre un GP nella classe regina, Binder ha ottenuto una promozione, roba da far invidia ad Alex Marquez, bocciato dall’HRC ancora prima del via.

FOLLIE. Sono gli effetti di un mercato schizofren­ico, se è vero che un’ala della Ducati sembra disposta a rinunciare al tre volte vice campione del mondo Dovizioso - comunque favorito per la seconda moto ufficiale del 2021 - per scommetter­e sul ritorno di Jorge Lorenzo. Chissà, forse ad avviare il circolo era stato proprio un altro incrocio tra Ducati e KTM: dieci mesi fa Jack Miller disse no all’offerta degli austriaci, un contratto al triplo dello stipendio. Un azzardo, ma l’australian­o era convinto di approdare sulla Desmosedic­i factory, e ha avuto ragione. Poi la pandemia, che ha impedito la disputa di quei primi GP necessari per chiarire le idee a molti - come Valentino Rossi, vicino ad annunciare il proseguime­nto nel 2021 - ha fatto il resto.

Gli hanno preferito Binder e Oliveira, anche se sarà trattato come i due titolari

 ??  ?? Max Biaggi, che oggi compie 49 anni, sulla Aprilia Superbike ieri a Misano
Max Biaggi, che oggi compie 49 anni, sulla Aprilia Superbike ieri a Misano
 ?? KTM ?? Danilo Petrucci con Pit Beirer, direttore motorsport di KTM
KTM Danilo Petrucci con Pit Beirer, direttore motorsport di KTM

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